Ricerca, sostenibilità, digitalizzazione e rinascimento rurale. Sono questi gli ambiti di azione per i quali il programma Ue Horizon 2020 ha messo a disposizione un miliardo di euro per l’agricoltura e le aree rurali per il 2018-2020.
«Si tratta di azioni finalizzate stimolare azioni innovative e strategiche per il comparto primario, in grado di generare valore aggiunto lungo tutto l’asse dell’agroalimentare – ha osservato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani –. Il programma Horizon 2020, inoltre, costituisce un elemento di interesse per tutti gli espositori e i visitatori di Fieragricola, che a Verona dal 31 gennaio al 3 febbraio potranno fare sintesi e pianificare percorsi ad alto tasso di innovazione per le filiere».
In particolare, nel capitolo Food security e sostenibilità sono previsti 753 milioni, di cui 75 a finanziare progetti di ricerca per la gestione dei suoli, 45 su cambiamenti climatici e 112 per la cooperazione internazionale su temi agricoli con Cina e Africa. Ai progetti di ricerca per rendere più giovani, vitali e connesse le aree rurali (il cosiddetto «Rinascimento rurale») sono dedicati 263 milioni, dei quali 100 per la sperimentazione di filiere innovative basate sull’economia circolare.
Con una dotazione di 77 miliardi di euro, il programma dell’Unione Europea per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione Horizon 2020 sostiene l’eccellenza scientifica in Europa. Nei prossimi tre anni la Commissione intende aumentare l’impatto dei propri finanziamenti per la ricerca, concentrandosi su un numero inferiore di temi, ma più sensibili, come la migrazione, la sicurezza, il clima, l’energia pulita e l’economia digitale. Horizon 2020 sarà così maggiormente orientato a favorire innovazioni pionieristiche e di supporto al mercato.