Bilancio di previsione 2018, A Rosà più servizi senza aumenti ai cittadini

A Rosà si è riunito, per l’ultimo incontro dell’anno, il Consiglio comunale, chiamato ad approvare, tra i vari punti all’ordine del giorno, il Bilancio di previsione per il triennio 2018-2020. Il Bilancio, nel rispetto della normativa, ha ricevuto il via libera con i voti dell’intera Maggioranza e l’astensione delle Minoranze.

Il sindaco, Paolo Bordignon quale titolare del referato al Bilancio, con il supporto dei singoli Assessori, ha spiegato i punti cardine su cui poggia il documento guida dell’attività prevista nel 2018. L’attenzione ai cittadini si è concretizzata con la precisa scelta di non aumentare alcun tipo di tassazione locale. La Giunta ha così mantenuto inalterate le aliquote di Imu, Tasi, Tosap ed Addizionale comunale.

Riguardo all’Addizionale comunale, fissata allo 0.4% ed un’esenzione per i redditi fino a 12 mila euro, il Comune di Rosà si pone tra i comuni con l’addizionale più bassa non solo nel vicentino ma a livello regionale (per i comuni superiori ai 10.000 abitanti). Sulla stessa linea anche la somma delle imposte Imu e Tasi che con una percentuale del 0.9%, come certificato dal rapporto dell’Associazione Artigiani, si pone tra le più basse della Provincia.

Nessun aumento è stato deciso anche per le tariffe dei servizi. «L’obiettivo per il 2018 – spiega il Sindaco – è stato quello di un’ulteriore rivisitazione dei costi correnti per poter bloccare il costo dei servizi all’utenza cercando di offrire a parità di costi ancora più servizi». A supporto della precisa scelta del Governo cittadino, si pongono le novità nei servizi scolastici come il trasporto per gli studenti della settimana corta, il progetto “cancelli aperti” e la pre-accoglienza, l’inserimento del servizio di scodellamento in mensa scolastica ed il cambio di tutte le postate con piatti in melanina, maggiori servizi con costi bloccati.

Nel capitolo scuola, dopo l’avvio ad inizio 2017 dell’attività al Polo Scolastico Marco Polo di Cusinati San Pietro e gli interventi di ammodernamento e messa in sicurezza di tutti i Plessi, nel nuovo anno particolare attenzione verrà posta alla Primaria Pascoli del Capoluogo. Il Comune di Rosà è stato oggetto da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri (uno dei sei comuni in Italia) di un contributo di 1.221.000 euro dell’8×1000 per interventi di miglioramento sismico ed efficientamento energetico che interesseranno il corpo centrale della scuola. Nel corso del 2018 saranno comunque garantiti i contributi all’Istituto Comprensivo Roncalli (56 mila euro) e agli Asili parrocchiali con un contributo totale di 223.000 euro.

«Crediamo fortemente sul ruolo della scuola – prosegue il primo cittadino – per questo sul campo dell’istruzione abbiamo destinato il 22.2% del Bilancio. Se poi aggiungiamo anche il capitolo sociale a cui è riservato il 20.30% siamo prossimi alla metà della spesa in un anno».

Restando nelle percentuali di ripartizione del Bilancio di Previsione, il 26,1% è destinato alla spesa per il personale. Su questo capitolo, va ricordata che la media dei dipendenti comunali ogni 1000 abitanti a Rosà è del 3,46 mentre a livello regionale la media è del 5,59 e nazionale del 6,77 con punte come il 9,92 in Sicilia. Se a Rosà fosse applicata la media nazionale, la macchina comunale potrebbe contare su 99 dipendenti contro i 52 attuali.

Il Sindaco, nel suo intervento, ha messo inoltre in evidenza come l’indebitamento, nonostante i grandi investimenti, stia calando a testimonianza dell’efficienza di un Ente in salute che investe grazie all’utilizzo di risorse proprie lasciando spazio di manovra anche per il futuro.

La percentuale infine del rapporto tra interessi ed entrate correnti, fissato dalla Normativa al limite del 10%, nel Comune di Rosà, con il 4,5%, si posiziona ben al di sotto della metà. Stessa linea per la spesa in conto/capitale o meglio per la propensione all’investimento che rispetto ad una media italiana 185,60 euro pro capite, a Rosà questa è di 323,30 euro, ben 137,70 euro in più pro capite.