Ristorazione, mancano 50mila tra cuochi, camerieri e baristi

Quella in corso si sta rivelando un’estate caratterizzata dalla carenza di personale qualificato nel settore della ristorazione. Sono circa 50mila i cuochi, camerieri e baristi dei quali le imprese del settore avrebbero bisogno, ma che fanno fatica a trovare: è quanto emerge dalle elaborazioni fatte dall’Ufficio Studi di Fipe-Federazione Italiana Pubblici Esercizi sulla base dei dati provenienti dall’analisi Excelsior-Unioncamere. Il motivo principale di tale gap? L’inadeguatezza dei profili professionali, ovvero la mancanza delle competenze necessarie per ricoprire questi ruoli nei pubblici esercizi del Bel Paese da Nord a Sud.
Per un’assunzione su cinque, infatti, questa è la causa delle difficoltà di reclutamento. Nello specifico, secondo i dati elaborati da Fipe, in estate sarà difficile trovare 27.310 camerieri, 14.153 cuochi, 4.032 baristi, 988 gelatai e 485 pizzaioli. Per quanto riguarda l’età del personale da assumere. per il 49% deve essere giovane (meno di 29 anni) mentre per un’impresa su tre è indifferente. Ma non va trascurato quel 17% di imprese che cerca personale meno giovane perché è qui che prevale l’esperienza e dunque la competenza. Analizzando il profilo del personale, dall’analisi emerge che quasi una persona su due deve avere una qualifica professionale, per il 26% dei casi è sufficiente un diploma, mentre la formazione scolastica obbligatoria riguarda meno di un lavoratore su tre, a dimostrazione della necessità di percorsi di formazione professionale per quei giovani che ambiscono ad intraprendere un carriera nel settore.