Maltempo, semine sospese per campi allagati. Il freddo ritarda la frutta

Semine di mais in ritardo o comunque sospese causa campi allagati in Veneto, chi ha già provveduto dovrà ripetere l’operazione a causa dell’asfissia radicale delle piante. Le api sono in ritiro forzato, a causa della basse temperature,  nonostante la piena fioritura di acacie, tiglio e castagno. Nel bellunese arrivano segnalazioni di malghe non raggiungibili causa frane e difficoltà legate ancora agli effetti dell’uragano Vaia. Nevica sopra i 1500 metri e piove a dirotto in pianura, i terreni sono inzuppati d’acqua e quindi nessuna lavorazione è praticabile. In provincia di Padova, Coldiretti rileva che gli ortaggi in serra, dove hanno tenuto le strutture, sono salvi ma in pieno campo i danni sono considerevoli. L’ondata di maltempo ha provocato un certo ritardo nella maturazione di alcuni prodotti, ad esempio le ciliegie sui Colli Euganei. Idem per le varietà di Vicenza dove il raccolto delle primizie è andato perduto a causa delle forti grandinate. Sono sempre più numerose le aziende che ricorrono all’assicurazione “all risk” tramite i Consorzi di Difesa Avversità Atmosferiche  che dispone di una gamma aggiornata e sempre più ampia di soluzioni per tutelare la produzione e il reddito delle imprese agricole. La tendenza alla tropicalizzazione  – conclude Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni con costi per oltre 14 miliardi di euro in tutta Italia nell’arco di in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle infrastrutture nelle campagne.