E’ stato aggiudicato al consorzio Prisma il servizio di accoglienza per persone in estrema povertà nelle strutture comunali e i servizi mensa rivolti alle persone adulte o anziane autosufficienti, in stato di estrema fragilità o senza dimora e di famiglie anche monoparentali in stato di bisogno.
Il bando, a procedura aperta svolta per conto del Comune di Vicenza dalla Stazione unica appaltante della Provincia di Vicenza, ha aggiudicato al Consorzio Prisma, per il periodo dall’1 settembre 2019 al 31 agosto 2023, con la possibilità di proroga per altri due anni fino al 31 agosto 2023, i servizi offerti dall’albergo cittadino, in viale San Lazzaro 73, con la mensa cittadina e le docce pubbliche, i co-housing di via dei Mille 32, in via Bedin 27, via Alberto Mario 8, e a Settecà in strada Padana verso Padova 135/f, 135/g.
Si è recato in sopralluogo all’albergo cittadino il vicesindaco e assessore alle politche sociali Matteo Tosetto: “Abbiamo concordato con il nuovo gestore, il consorzio Prisma, un maggior rigore e la necessità di mettere al centro la persona a cui deve essere garantita un’accoglienza dignitosa nell’albergo cittadino dove giungono uomini e donne in stato di estrema necessità. Si tratta pur sempre di una soluzione non definitiva pertanto è indispensabile che gli operatori cerchino di indirizzare l’ospite in un percorso di inserimento lavorativo per tentare di avviarlo verso la parziale o completa autonomia”.
Ha qundi spiegato nel dettaglio il vicesindaco: “Prisma farà in modo che gli ospiti, tutti residenti a Vicenza e in contatto con i servizi sociali del Comune che ne valutano i loro bisogni, matengano un comportamento rigoroso in modo che la struttura risulti sempre pulita, ordinata e sicura a tutela di tutti coloro che vengono accolti. Gli assistenti sociali, attraverso l’attivazione di progetti di accompagnamento, individueranno il supporto necessario al richiedente: pernottamento, necessità del pasto o di utilizzare le docce, senza trascurare il bisogno di socializzazione. Inoltre gli operatori cercheranno di includere gli ospiti in progetti di reiserimento lavorativo in modo che possano diventare autonomi anche attraverso un reinserimento abitativo. In questo perdiodo dell’anno, quando il freddo rende difficile rimanere all’aperto, anche nell’albergo cittadino sono riservati dei posti per chi ha necessità di un ricovero temporaneo garantito fino al 31 marzo. Posti che vanno ad aggingersi a quelli del ricovero all’ex studentato di San Marco (30 posti) e a quelli resi disponibili da Caritas”.
Con il vicesindaco erano presenti anche Roger Bonin, gestore dell’albergo cittadino, Chiara Carta del Consorzio Prisma, Luca Sinigaglia per il Gabbiano 2.0, Gianni Bettini per Cosmo.
Il bando, con scadenza prorogata al 6 settembre 2019, ha visto quindi la proroga della gestione da parte della ditta uscente Cosep Cooperativa Sociale, fino al subentro del nuovo gestore che è avvenuto il 15 dicembre.
Prisma, del cui consorzio fanno parte le cooperative Cosmo e Gabbiano 2.0, si è aggiudicata la gestione con l’offerta economica di 733mila euro più iva.
La cooperativa Cosmo si occuperà della gestione dei servizi di accoglienza, sorveglianza gestione degli ospiti, la cooperativa Gabbiano 2.0 delle attività ausiliarie: pulizia, cucina e gestione materiale delle strutture.
Verranno effettuate 42 ore settimanali di presenza di personale per la gestione dei cohousing, in particolare utilizzando il profilo di educatore, e 129 ore per l’Albergo Cittadino (AC), rese da un’equipe qualificata, composta da un coordinatore, un’assistente sociale, tre educatori, cinque operatori in turno (personale gestito da Cosmo) e poi da un referente del personale ausiliario e cinque ausiliari (personale gestito da Gabbiano 2.0). Per la gestione della mensa, in particolare il Gabbiano 2.0 curerà il recupero delle eccedenze alimentari, così da proporre un’offerta più ampia ai beneficiari della mensa, sia per il pranzo che per la cena.
Sarà cura dell’assistente sociale verificare che gli ospiti, all’ingresso, sottoscrivano il regolamento di accoglienza e nel caso, contesterà loro in modo formale, le violazioni, attuando i provvedimenti disciplinari, secondo quanto previsto dal regolamento stesso e dal disciplinare regolante la struttura, tutto ciò secondo gradualità e proporzionalità dell’evento, chiedendo, se necessario, l’intervento delle forze dell’ordine. Le violazioni, se gravi e reiterate, potranno portare, in accordo con i Servizi sociali, al trasferimento o al cambio del progetto di accompagnamento individualizzato. Inoltre l’assistente sociale segnalerà le incompatibilità tra gli ospiti e le strutture. Allontanerà, con l’aiuto degli operatori, l’ospite che si renderà autore di minacce gravi o atti di violenza nei confronti degli altri ospiti o degli operatori. Concorderà con il committente eventuali autonome iniziative volte a rilevare la soddisfazione degli utenti. Particolare attenzione verrà dedicata a garantire che gli operatori seguano la formazione professionale specifica, osservino diligentemente il segreto professionale, gli oneri e le norme previste dal capitolato. L’assistente sociale, figura cardine della gestione del programma assistenziale,collaborerà all’eventuale aggiornamento del progetto di accompagnamento individualizzato, cercherà di favorirne il più possibile, l’acquisizione da parte dell’interessato, promuovendone la condivisione, sviluppandone le autonomie relazionali e socio economiche, in modo da contenere i tempi di permanenza nella struttura di accoglienza e curandone i percorsi di sgancio ed integrazione.
Gli educatori, figure strategiche nella gestione dei co-housing, saranno in servizio principalmente in queste strutture, anche se verrà loro richiesto di supportare particolari attività anche all’albergo cittadino. Accoglieranno le persone ammesse per la prima volta, le registreranno ed assegneranno loro il posto letto, consegnando le chiavi della struttura e si occuperanno di tutti gli adempimenti, normativi e regolamentari, relativi all’ospitalità nella struttura. Si relazioneranno con gli ospiti presenti, coinvolgendoli, sostenendo le persone in condizione di maggior difficoltà ed intervenendo in caso di contrasti fra gli utenti, anche allontanando, sentito il coordinatore, i soggetti che mettono in atto comportamenti contrari al buon andamento della struttura
Verrà curato in modo particolare il tentativo di inserire gli ospiti, in grado di rispondere, nel mondo del lavoro per poi accompagnarli verso una soluzione abitativa autonoma, con l’inserimento in tirocini formativi presso le cooperative consorziate con Prisma, soggetto accreditato a questa funzione dalla Regione Veneto, o con altre aziende del territorio. Attraverso il consorzio Prisma vengono messi in rete i progetti e le convenzioni per l’inserimento lavorativo per categorie svantaggiate di cui il consorzio stesso si occupa.
In particolare il progetto PUOI (protezione unita a obbiettivo integrazione), che riguarda l’attivazione di doti individuali di inserimento socio lavorativo per titolari di protezione internazionale ed umanitaria e titolari di permesso di soggiorno per casi speciali e protezione speciale; il progetto Cittadinanze Reincontrate in collaborazione con lo stesso Comune di Vicenza, servizio di gestione ed attivazione di tirocini di inclusione sociale ed inserimento lavorativo a favore di soggetti svantaggiati in carico ai servizi sociali territoriali della provincia di Vicenza; in convenzione con ULSS 8 Berica i percorsi socio-riabilitativi degli utenti del SER D e l’attività di inserimento nelle cooperative associate (ed in alcuni casi nelle aziende del territorio) degli utenti in carico al SIL (Servizio Inserimento Lavorativo dell’AULSS Berica), in particolare quelli serviti dai servizi specialistici quali il Dipartimento di Salute mentale.
Si tratta di interventi per soggetti con disabilità o con altre tipologie di svantaggio (dipendenze, disturbi psichiatrici) o migranti che necessitano di un periodo di formazione e consolidamento di alcune abilità prima di accedere al mondo del lavoro. I tutor dell’Agenzia per l’inserimento lavorativo di Prisma accompagnano il percorso dei soggetti durante il periodo di permanenza nelle cooperative di tipo B associate (cooperative che inseriscono tra i lavoratori persone con fragilità sociale). Quest’azione di coordinamento ha permesso, tra l’altro, di costruire modalità omogenee di intervento tra le cooperative. L’equipe del Servizio Educativo dell’Accoglienza farà rete con i tutor dell’Agenzia.
In caso di emergenza Prisma metterà a disposizione posti letto nelle proprie strutture.
Verrà attuato un aggiornamento periodico del personale attraverso riunioni di equipe e formazione specifica; verrà curata con attenzione la turnazione del personale stesso per evitare situazioni di stress, vista la particolarità e complessità di gestione dell’utenza di queste strutture.
Agli operatori del consorzio verranno inoltre affiancati, tirocinanti, provenienti da percorsi di formazione professionale, accademica o specialistica, nonché volontari che già hanno rapporti continuativi con il consorzio.
All’albergo cittadino gli ospiti possono alloggiare dalle 19 alle 8 del giorno successivo, o tutto il giorno in caso di malattia, e vengono accolti dalle 19 alle 22. Possono essere allestiti fino a 69 posti letto.
La mensa all’albergo cittadino prepara in media 56 colazioni e 40 pasti tra pranzi e cene.
Le docce disponibili all’albergo cittadino sono 12 e sono aperte il martedì, giovedì e sabato dalle 14.30 alle 15.45.
Il co-housing di via dei Mille 32 (famiglie con minori) ha 8 stanze e 19 posti letto, quelli di via Bedin 27 (donne e mamme con bambini), quello di via Alberto Mario 8 (donne e mamme con bambini) 4 stanze e 9 posti letto ciascuno, e a Settecà in strada Padana verso Padova 135/f, 135/g (uomini con un progetto di autonomia in corso) 8 stanze e 14 posti letto.