Export agroalimentare, il settore regge nonostante la crisi sanitaria. Il primo semestre registra dati confortanti

Bene l’export dell’agroalimentare del Nord Est nel primo semestre 2020. Il settore registra l’1,1% in più  per i prodotti agricoli e un +4,0% per quelli alimentari. E’ quanto registra Coldiretti Veneto commentando i dati pubblicati oggi dall’Istat oggi relativamente alle esportazioni.

In generale si evidenzia  una forte contrazione nei primi sei mesi dell’anno – dice Coldiretti – rispetto allo stesso periodo del 2019: in Italia (-15,3%) e anche in Veneto (-14,6%). I motivi sono evidentemente legati alla domanda di beni rallentata a causa della pandemia che ha coinvolto i principali Paesi destinatari delle eccellenze regionali. Tuttavia, in questo quadro negativo, spicca la tenuta del comparto agricolo e agroalimentare – commenta Coldiretti Veneto – che mette a segno dati positivi, a dimostrazione dell’appeal che hanno i prodotti della nostra regione nel mondo.  Coldiretti Veneto ricorda i primati dell’anno scorso grazie ai prodotti certificati che hanno conquistato un valore dell’export pari a 7,10 miliardi di cui 2,60 solo per il comparto wine contribuendo notevolmente al record storico italiano di 6,4 miliardi raggiunto nel 2019. Oltre alla situazione sanitaria preoccupano però le tensioni commerciali internazionali con la minaccia dei dazi e la Brexit con l’uscita dall’Unione Europea della Gran Bretagna per lungo tempo la principale cliente del prosecco, il vino italiano più bevuto nel mondo.

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