Onlus veneta sostiene le aziende in crisi per prevenire i suicidi. Già 42 le imprese assistite per un fatturato che sfiora i 3 milioni

La Onlus Imprenditore Non Sei Solo dal 2018 si occupa del sostegno alle imprese in difficoltà per la prevenzione dei suicidi e organizza mensilmente una classe di sostegno a Venezia che vede in attivo 42 assistiti che, con le loro attività in recupero, hanno raggiunto nel 2022 un fatturato complessivo di 2 milioni 782 mila euro. I numeri della Onlus dal 2018 a oggi sono importanti: 696 imprenditori supportati, 459 assistiti attivi nel percorso di formazione,275 volontari in tutta Italia e 900 mila euro di donazioni erogate a sostegno del progetto. Dal 2022 ha accesso al 5Xmille, fornendo ai suoi sostenitori un nuovo strumento per finanziare il progetto e aiutarlo a crescere.

La realtà associativa di INSS, Imprenditore Non Sei Solo, è una onlus fondata nel 2018 e dedicata al supporto degli imprenditori in difficoltà grazie a una rete di grandi e piccoli imprenditori volontari che hanno scelto – gratuitamente – di sostenere, in prima persona, le imprese in crisi, fornendo formazione sul giusto approccio manageriale e su tematiche
verticali. In diverse grandi città italiane, sono presenti classi di sostegno; in Sicilia, questa è attiva Venezia, dove diversi imprenditori stanno terminando, con successo, il proprio percorso.

Il percorso di Cristina: dalla crisi alla consapevolezza 

Cristina Errante è un’imprenditrice nel settore beauty, ha un suo centro estetico e benessere da 21 anni a San Donà di Piave (Venezia). Ha iniziato con la proposta di trattamenti estetici
generali ma ha poi capito che la differenziazione dell’offerta poteva essere la chiave di volta e ha deciso di specializzarsi in trattamenti olistici, puntando così a un target clienti molto specifico. Per quanto l’idea fosse sicuramente valida i conti non tornavano e i margini non erano mai tanto alti nonostante Cristina passasse anche 13 ore a lavoro. Il commercialista a
cui si affidava le teneva la gestione contabile ma non era sufficiente; per crescere serviva una strategia. Nel tempo ha avuto dipendenti che sono diventati un costo insostenibile e i conti sono cominciati a non tornare più e purtroppo si ritrova ad avere presto un’ipoteca sulla propria casa. A questo si è aggiunta inevitabilmente la crisi personale. “Se so fare il mio lavoro perché non riesco a farcela?” Questo era il pensiero assillante per Cristina, accompagnato da un senso di soffocamento per non sapere più come gestire la propria situazione lavorativa: chiudere tutto continuare così?

La difficoltà della gestione finanziaria e la soluzione in un franchising

Nel 2019 viene a conoscenza della Onlus a sostegno delle piccole imprese e decide di farsi aiutare. Cristina, come altri assistiti, è partita da un’analisi costruttiva su se stessa, identificando le diverse aree di debolezza, lavorando sull’approccio mentale positivo e sullo sviluppo delle soft skills necessarie alla crescita di un’impresa. Flessibilità, apertura
mentale, positività e proattività diventano presto alleate strategiche che consentono di seguire con successo anche la fase del percorso di affiancamento specifica sulla gestione di un piano finanziario organizzato, capace di identificare i margini di guadagno in maniera chiara. Col percorso ha capito che essere competenti nel proprio lavoro non basta a fare gli
imprenditori; bisogna apprendere le basi di una visione strategica orientata al controllo attento dei conti e alla promozione della propria offerta. Il suo punto di forza era la differenziazione dei servizi ? La gestione contabile e del prezzario la metteva in difficoltà?

La soluzione di entrare in un franchising le ha dato serenità, in quanto l’azienda supporta il suo network nella definizione dei costi e delle spese per fare il giusto margine. Cristina però ha appreso consapevolezza a riguardo quindi, per quanto si trovi in un contesto agevolante in tal senso ha capito quanto non debba mai essere completamente delegato questo aspetto.
Da quando segue il percorso di formazione il suo fatturato è in netta crescita: nel 2021 era di circa 248mila euro e nel 2022 è già diventato quasi di 276mila euro. Oggi ha saldato tutti i suoi debiti e le è stata tolta l’ipoteca sulla casa.

Cristina sta per uscire dall’accompagnamento e vorrebbe tanto diventare una volontaria per restituire ad altri imprenditori in difficoltà lo stesso aiuto ricevuto e perché il gruppo con cui ha lavorato in INSS per lei è diventata una piccola famiglia; un luogo dove ricaricarsi e trovare la motivazione.

In Veneto la classe di Venezia vede in attivo 42 assistiti, tra cui Cristina, che nel 2022, con le loro attività salvate, hanno raggiunto un fatturato complessivo di 2milioni 782mila euro con un totale di 146 dipendenti salvaguardati grazie al progetto di sostegno.
Gli imprenditori volontari di INSS che aiutano i colleghi in difficoltà, diventando soci della no profit, scelgono di partecipare a un programma di formazione imprenditoriale e sviluppo soft skills specifico, ideato gratuitamente per la Onlus in collaborazione con OSM, Open Source Management, società di consulenza manageriale, principale realtà da cui la no profit viene sostenuta e promossa. Il medesimo piano di formazione manageriale, orientato su specifiche esigenze, viene poi proposto agli assistiti dai volontari formati e certificati nel proprio percorso.

Il valore per il territorio

La storia di Cristina è un piccolo grande esempio di resilienza che spero invogli gli imprenditori locali o le partite Iva in difficoltà e quelle che desiderano mettersi a disposizione per supportare i colleghi, a conoscerci e ad avvicinarsi alla nostra realtà” spiega Lara Campoli co-fondatrice e presidente di INSS. ”La Onlus vive grazie all’impegno dei volontari e alle donazioni. Abbiamo la possibilità di usufruire delle donazioni del 5xMille; un aiuto concreto che ci consentirà di far crescere il progetto e renderlo più ambizioso”.

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