La mia micro società riporta diversi esempi di persone che una volta conclusa una relazione stabile, cercano di superare il lutto scegliendo una vita libera da impegni importanti, ma quando poi arriva la resurrezione come sarà il ritorno ad amare?
Queste persone, generalmente, affrontano i primi anni elaborando il lutto e standosene totalmente single, poi con il trascorrere del tempo iniziano a riavvicinarsi a poco a poco alle relazioni, molto spesso con una condotta molto leggera e con la conseguenza di affiancarsi a partner totalmente estranei al proprio io. Le scelte che faranno saranno allo sbando della superficialità per raggiungere un effimero appagamento fisico, senza un minimo di selezione profonda ma semplicemente alla ricerca di un corpo senz’anima e cervello. Questa è la fase transitoria per raggiungere poi la luce in fondo al tunnel e nel frattempo navigheranno alla cieca tra un corpo ed un altro, perchè non si è ancora mentalmente assennati per tornare ad essere se stessi nel vigore del sapere ciò che fa per loro.
Navigando senza direzione, si ridurranno a vivere queste relazioni con persone che qualcun’altro normalmente terrebbe per una notte e via ed il risultato sarà la perdita di tempo e l’inevitabile chiusura di ciò che non sarebbe mai dovuto iniziare con uno stato mentale equilibrato.
La fase transitoria spingerà il dissennato a ritrovare se stesso nei desideri, nella logica e nel sapere ciò che veramente si vuole, si esce quindi dal tunnel ma una volta raggiunta la luce, come si affronterà la love zone?
Il rigenerato inizierà ad avvicinare persone di tutt’altro livello e spessore, belle fuori ma soprattutto dentro, quelle che si possono definire le persone giuste, ma come le gestirà l’arrugginito?
L’abitudine ad una vita solitaria e costellata solo di misere frequentazioni verso una nuova vita a due vera e profonda, potrebbe richiedere del tempo. Il resuscitato è come una bottiglia vuota che un pò alla volta si deve riempire di ciò che ha perso da tempo, solo la frequentazione ed il tempo trascorso assieme all’angelo che gli ha permesso di riscoprire antichi sapori perduti, potranno riempire di emozioni, abitudini, sensibilità, comprensione ed empatia quella bottiglia vuota.
Il partner si accorgerà che inizialmente queste persone sono chiuse, a volte insensibili e con una tendenza ad apprezzare solo il bello della relazione con una tendenza a non saper capire che si necessita anche di comprensione ma soprattutto di supporto. Quest termine risulta alquanto alieno per i risorti, in quanto la condotta di vita allo stato brado degli ultimi anni, li ha abituati che il centro del mondo erano loro stessi anzichè cogliere che una storia vera mette al centro i due soggetti che si compensano e completano a vicenda attraverso un gioco empatico.
Il dialogo è la cura per queste bottiglie vuote. Il partner infatti renderà note, di volta in volta, le varie carenze finchè la bottiglia traboccherà di tutto ciò che si era svuotato nei meandri del passato per essere colma di materia nuova, un nuovo amore che cancellerà l’inverno interiore per vivere una nuova primavera rigogliosa di gioa ed esperienze nuove tutte da scrivere.