“Ho parlato con Roberto Maroni, e abbiamo confrontato di nuovo gli adempimenti amministrativi svolti e ancora da svolgere, date e programmi delle nostre Regioni. Abbiamo valutato che da quattro mesi il Veneto attende una risposta dal Ministero dell’interno sul protocollo d’intesa da sottoscrivere con le Prefetture per seggi e componenti, ma anche che siamo come Regione perfettamente in linea con i tempi per quanto attiene a sistema informatico per la gestione della consultazione e dei voti espressi, oltre che per la stampa delle schede elettorali. E abbiamo cominciato a trarre qualche conclusione”.
Il Presidente della Regione, Luca Zaia, conferma di essersi sentito in queste ore col collega della Lombardia e di aver approfondito le problematiche connesse alle attività sottese alla convocazione dei referendum sull’autonomia che le due Regioni celebreranno e sulla possibilità che le consultazioni possano essere indette nella medesima data.
“Sfumata ormai definitivamente la possibilità di un election day in abbinata con le elezioni amministrative, non essendo mai pervenuta dal Governo una risposta alle nostre proposte – afferma Zaia – per quanto riguarda il Veneto sarebbe ancora possibile, alla luce dei tempi organizzativi sui quali mi ha riferito il gruppo di lavoro, organizzare la consultazione a luglio. Ma si tratta di una ipotesi che evidenzierebbe forti limiti: non soltanto metteremmo sotto eccessiva pressione una novantina di enti locali già reduci da una tornata amministrativa, costringendoli a un super lavoro, ma sicuramente creeremmo disagio anche a molti elettori che magari hanno scelto quel periodo per le ferie”.
“Valutati congiuntamente anche questi aspetti – prosegue Zaia – e scartata per i medesimi motivi l’ipotesi di settembre, dal momento che i 575 comuni veneti sarebbero impegnati tutta l’estate nell’organizzazione, ho proposto al Presidente Maroni, come data utile a entrambe le Regioni, domenica 22 ottobre”.