TAV, il M5S: “Così concepita va contro interessi del territorio e dei viaggiatori”

“Lega e Pd vogliono portare avanti la più grande mangiatoia degli ultimi anni: la TAV, così come è concepita e strutturata, va contro agli interessi del territorio e dei viaggiatori e abbraccia invece interessi economici che con il futuro del Veneto non hanno niente da spartire”.

L’accusa arriva dal gruppo consiliare veneto del Movimento 5 Stelle nel giorno della doppia mozione sulla Tav votata da Lega e Pd: “Sono due mozioni che vanno contro agli interessi del Veneto e dei cittadini e che spingono sempre più avanti interessi economici legati a quella che potrebbe trasformarsi in una delle più grandi ‘mangiatoie’ degli ultimi anni. La Tav in Veneto costerà infatti fra i 70 e i 100 milioni di euro al chilometro – avvertono i pentastellati – ovvero 10 volte di più rispetto ai costi europei. Il tutto per avere una linea progettata 30 anni fa, che a fronte di una manciata di minuti risparmiati sull’intera tratta regionale ci costerà una valanga di soldi in più”.

“Chi propone di portare avanti il progetto promosso da Rfi – spiegano i Consiglieri M5S – semplicemente non vuole vedere realizzata in tempi brevi l’opera di ammodernamento della rete esistente, che porterebbe invece molti benefici. Prima di tutto aggiornare il corridoio ferroviario padano comporterebbe grandi risparmi e l’abbattimento dei tempi di realizzazione dell’opera. Di recente il Friuli ha appoggiato il quadruplicamento in sede della Venezia-Trieste: Questo intervento è simile a quello che vogliamo apportare sulla TAV veneta. Se davvero vogliamo risolvere i problemi dei pendolari allora si riveda il progetto”. “Noi non siamo contro le grandi opere, non ci stancheremo mai di dirlo – concludono i pentastellati – siamo contro quelle che definiamo ‘mangiatoie’ come rischiano di essere opere come la Tav e vogliamo progetti moderni, come quelli che vengono realizzati in Europa in questo periodo. Con gli stessi soldi della Tav potremmo avere un progetto in grado di affrontare i prossimi 30 anni, invece ci troviamo con un dinosauro che impedirà qualsiasi altra operazione per chissà quanto tempo”.