Gioco, idee, testa e gambe. Con sole quattro parole si può redigere la ricetta della domenica perfetta. La musica suonata dall’undici di Mister Di Carlo sembra una sinfonia dolce e acuta che soddisfa anche i più esigenti.
Non era facile trovare la vittoria a Gubbio, ma era fondamentale per proseguire nel percorso di crescita proclamato dall’allenatore biancorosso. Pur trovandosi di fronte ad uno schieramento prettamente offensivo (gli eugubini si sono messi in campo con un presuntuoso 4-3-3) i biancorossi non hanno mai abbassato la guardia tanto che il trio d’attacco composto da Giacomelli, Marotta e Guerra ha dato l’assalto fin da subito. Con un centrocampo che, finalmente, crea muro e smista palle in avanti le occasioni fioccano per gli attaccanti. Cinelli, Rigoni e Vandeputte oggi danno un senso al movimento “libero” di Giacomelli che spazia da destra a sinistra, avanti e indietro senza mai lasciar scoperto un reparto che si muove in totale sintonia con gli altri due.
Poi c’è la difesa. Già, perché sembra scontato guardando il risultato finale, ma in realtà non è affatto così. Come per la linea mediana anche i quattro difensori danno la sensazione di giocare con assoluta tranquillità psicologica. Nessuna sbavatura, chiusure in anticipo e in molte occasioni si è visto il difensore uscire palla al piede senza dover necessariamente spazzare via.
Insomma, ad oggi, dopo solo e ripetiamo SOLO cinque gare quello che si è visto in campo è una rosa che ha le qualità per poter fare il campionato da vertice voluto dalla proprietà.
Un commento lo merita anche Mimmo Di Carlo, capace di plasmare un gruppo a sua immagine e somiglianza, ma ancor più capace nel gestire i suoi giocatori. I cambi effettuati a Gubbio lo dimostrano chiaramente.
TOP & FLOP
FLOP
Impossibile trovare un giocatore che non meriti la sufficienza. La squadra merita gli elogi per ogni suo componente, dal primo all’ultimo.
TOP
Vandeputte 8: continua a stupire il giovane belga. Che fosse talentuoso già lo si sapeva ma che entrasse immediatamente nel vivo del sistema di gioco del Vicenza lo si poteva solo sperare. Ebbene l’ex Viterbese lavora una quantità innumerevole di palloni con lanci millimetrici e chiusure decisive. Esce ad un quarto d’ora dalla fine per rifiatare in vista della gara di mercoledì.
Giacomelli 8: corre, inventa e segna. Praticamente fa di tutto e di più. Coperto a dovere da un centrocampo mai così solido, la sua “licenza” di spaziare a piacimento ora rende molto. Assist al bacio e rigore trasformato sono solo il culmine di una domenica da ricordare.
Marotta 7: quanto lavoro la davanti. Il barbabomber oggi non segna, ma dopo aver ricevuto più volte la palla giusta da Jack si conquista un rigore sacrosanto che, giustamente, lascia calciare proprio a Giacomelli. Anche in queste situazioni si percepisce l’unità di gruppo.
GUBBIO – L.R. VICENZA 0 – 3
Gubbio (4-3-3): Zanellati; Munoz (dal 46′ De Silvestro), Konate, Bacchetti, Filippini (dal 73’ Cinaglia); Malaccari (dal 73’ Bangu), Lakti, Sbaffo; Manconi (dal 57′ Sorrentino), Cesaretti, Tavernelli (dal 46′ El Hilali). (A disp. Ravaglia, Zanoni, Maini, Benedetti, Ricci, Meli, Battista). All. Federico Guidi
L.R. Vicenza (4-3-1-2): Grandi; Bruscagin, Cappelletti, Padella, Barlocco; Vandeputte (dal 76’ Zonta), Rigoni (dal 59′ Emmanuello), Cinelli; Giacomelli (dal 63′ Zarpellon); Guerra (dal 76’ Saraniti), Marotta (dal 63′ Arma). (A disp. Albertazzi, Bianchi, Pasini, Bizzotto, Liviero, Pontisso, Scoppa). All. Di Carlo
Arbitro: Daniele Perenzoni di Rovereto
Marcatori: 19′ Guerra (LRV), 34′ Giacomelli (LRV) su rig., 84’ Zonta (LRV)
Ammoniti: Rigoni (LRV), Zanellati (G), Giacomelli (LRV), Lakti (G)
Corner: 5-6
Recupero: 1’ pt, 3’ st
Note: leggera pioggia, terreno in discrete condizioni. Al 90’+2’ Grandi para un rigore a Cesaretti.