“Due miliardi di persone al mondo bevono ogni giorno acqua contaminata. E mezzo milione muoiono ogni anno per aver bevuto acqua non potabile. I dati arrivano dall’Organizzazione mondiale della sanità, che nei giorni scorsi ha reso pubblico il rapporto Glaas sull’analisi globale e valutazione di igiene sull’acqua. Ma non dobbiamo pensare che il problema dell’acqua inquinata o contaminata riguardi solo i Paesi del terzo mondo o quelli dall’altra parte del pianeta”. Ad affermarlo sono i Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti, Erika Baldin, Manuel Brusco e Simone Scarabel che, in una nota, ricordano che “un esempio gravissimo di contaminazione dell’acqua stia sotto i piedi dei veneti da anni. Attenzione: l’acqua inquinata è anche in Veneto, nelle nostre falde e nei nostri fiumi. I Pfas non sono altro che contaminanti, che centinaia di migliaia di veneti assumono da chissà quanto tempo tramite il cibo che mangiano e l’acqua che bevono. La situazione sta emergendo in tutta la sua drammaticità e solo pochi mesi fa, quando abbiamo presentato in Consiglio i rischi di questo inquinamento, ci hanno detto che eravamo degli allarmisti”.
“Invece – puntualizzano i pentastellati – siamo gli unici che finora hanno proposto soluzioni percorribili, che vanno approfondite e testate. Ma la Regione non ci ha ancora risposto e siamo in attesa di sapere cos’ha intenzione di fare. Non si perda altro tempo e nessuno pensi che i problemi sono a migliaia di chilometri da qui. I Pfas sono fra noi e se non troviamo una soluzione ci resteranno”.