Nel 2016, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura realizzata da Unioncamere Veneto su un campione di 1.730 imprese, il 54,2% delle imprese manifatturiere del Veneto con almeno 10 addetti ha effettuato investimenti materiali e immateriali, impegnando il 25% di risorse in più rispetto al 2015. Le prospettive per il 2017 mostrano un trend positivo sia per numero di imprese propense ad investire che per valore dell’investimento.
I risultati dell’indagine rafforzano la tendenza positiva emersa nel biennio precedente, che aveva mostrato un lento ritorno agli investimenti delle imprese dopo anni di recessione e stagnazione. Se nel 2015 oltre il 47% delle imprese manifatturiere aveva riavviato il ciclo degli investimenti (39% considerando le microimprese), nel 2016 la quota ha evidenziato un netto miglioramento (54,2% che diventa 45,6% con le microimprese). Una platea che va ben oltre le previsioni dichiarate dagli imprenditori un anno fa, quando la propensione agli investimenti era stimata sul 45%.
«Nel 2016 il miglioramento del ciclo economico ha spinto oltre la metà delle imprese manifatturiere ad avviare un nuovo ciclo degli investimenti, dopo un lungo periodo di rinunce imposte da condizioni non favorevoli – commenta Giuseppe Fedalto, presidente di Unioncamere Veneto –. Oggi la partita della competizione non si gioca sul terreno della ricerca dei costi più bassi, ma delle tecnologie più avanzate. Ecco perché il rilancio degli investimenti appare per molti imprenditori un passaggio obbligato per incrementare la produttività e recuperare la competitività sui mercati nazionali e internazionali. Sono convinto che il piano nazionale Industria 4.0 possa rappresentare una grande opportunità per le imprese e rafforzare la propensione agli investimenti in digitalizzazione e in ricerca e sviluppo».