Autonomia, a Roma tavolo tecnico su tutela e sicurezza del lavoro

Si è svolto ieri, al Ministero degli Affari Regionali, a Roma, l’incontro tecnico sui temi della tutela e sicurezza del lavoro e previdenza complementare, come previsto nell’ambito del negoziato avviato dalla Regione Veneto con il Governo volto a ottenere maggiori forme di autonomia.

La Regione Veneto ha illustrato le richieste di autonomia specificando i contenuti e le richieste che intende avanzare. In particolare è stato posto l’accento sul rafforzamento del sistema regionale dei servizi per il lavoro nonché delle funzioni regionali in materia di collocamento e di incentivi all’assunzione. La Regione Veneto ha sottolineato l’obiettivo di una maggiore integrazione tra le politiche attive del lavoro, attualmente di competenza regionale, e le politiche passive, oggi di competenza dello Stato.

La Regione ha chiesto la delega sulla vigilanza dell’osservanza delle norme di tutela sociale del lavoro, della sicurezza tecnica e dell’igiene del lavoro, illustrando le ragioni della richiesta legate alla necessità di potenziare gli organici, tenuto che rispetto agli altri territori il numero medio degli ispettori (dato ponderato) è inferiore rispetto al dato nazionale). E’ stata anche chiesta la delega in materia di gestione della cassa integrazione guadagni e della disoccupazione, ricordando l’esperienza che ha visto la regione gestire con efficienza dal 2009 sino ad oggi gli ammortizzatori in deroga. La Regione ha anche chiesto di valorizzare il proprio ruolo nella determinazione e gestione dei flussi migratori per ragioni economiche, nonché di subentrare nelle funzioni amministrative in materia di tenuta e gestione dell’Albo delle società cooperative.

Quanto alla previdenza complementare è stato chiesto il gettito dell’imposta sostitutiva sui rendimenti dei Fondi pensione riferito al territorio regionale.

Il sottosegretario Bressa ha ringraziato la Regione del Veneto per la puntuale illustrazione e ha sottolineato l’importanza di un ulteriore rapido confronto tecnico con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per la Regione Veneto erano presenti oltre a Santo Romano, Direttore Area capitale umano, cultura e programmazione comunitaria, anche Alessandro Agostinetti della Direzione Lavoro, Francesco Zanluchi  dell’avvocatura e Antonello Strusi delle risorse finanziarie.