Rinnovo contratto pubblico impiego, in Veneto riguarda 16mila lavoratori

Il contratto sottoscritto tra il ministro Madia e le federazioni del Pubblico Impiego la notte del 23 dicembre riguarda anche il Veneto. Sono infatti circa 16.000 i lavoratori occupati negli uffici veneti con il contratto delle “Funzioni Centrali”. Il gruppo più numeroso, quasi 7.000 persone, è quello dei dipendenti degli Uffici decentrati dei vari Ministeri: del Lavoro (Direzioni Regionale e Territoriali), della Giustizia (Tribunali e Procure), degli Interni (Prefetture), Beni Culturali (Musei e Sovraintendenze), personale civile della Difesa, della Corte dei Conti e del TAR. Rappresentano lo Stato Centrale nella nostra regione insieme ai Corpi di Polizia, alle Forze Armate (compresi Carabinieri e Guardia di Finanza), ai Vigili del Fuoco, in totale altri 25.000 persone in divisa che però sono inquadrate con altri contratti.

Consistente anche il numero dei dipendenti delle Agenzie Fiscali (Entrate e Dogane): più di 3.700. Altri 2.600 lavoratori beneficiari del rinnovo contrattule sono distribuiti tra Inps, Inail e ACI.

Il contratto arriva dopo quai 9 anni dagli ultimi adeguamenti economici. Un apripista per il rinnovo dei contratti nazionali del settore Istruzione (Scuola, Università e Ricerca), Sanità ed Enti Locali nei quali sono occupati, in Veneto, altri 174.000 lavoratori, due su tre donne. L’accordo completa gli impegni assunti nell’intesa sottoscritta con il governo in vista della legge di Bilancio 2018.

 

(Foto Fabio Cimaglia / LaPresse11-07-2014 )