Zaia ai neo parlamentari veneti: “Fare squadra per garantire autonomia”

“Questa partita alla fine si deciderà in Parlamento, perché è lì che si concluderà questo importante percorso istituzionale, sino a ora unico nella storia italiana, innovativo e di grande impatto, da noi avviato nel giugno del 2014: voi avete un ruolo fondamentale e i veneti si aspettano dai loro parlamentari che facciano squadra, superando le appartenenze di partito, nell’esclusivo interesse di quei quasi 2,5 milioni di nostri corregionali che nell’ottobre scorso si sono recati alle urne per chiedere quasi unisono una sola cosa: l’autonomia”.

E’ stato un invito a trovare piena convergenza sull’obiettivo dell’autonomia regionale quello che il governatore Luca Zaia ha rivolto oggi ai rappresentanti veneti neo eletti alla Camera e al Senato, in una affollata sala polifunzionale di Palazzo Grandi Stazioni a Venezia.

All’incontro voluto dal presidente Zaia hanno risposto 50 parlamentari veneti (su 77) della XVIII^ legislatura, dei diversi partiti.

“La Regione mette al primo posto del suo programma e delle sue aspettative la conquista dell’autonomia – ha sottolineato Zaia –, un’autonomia a geometria variabile, realizzata come un abito sartoriale secondo le esigenze e le peculiarità dei territori. Abbiamo aperto una strada, infatti, che altre Regioni, se lo vorranno potranno seguire: già lo hanno fatto Lombardia ed Emilia Romagna, insieme alle quali abbiamo avviato nei mesi scorsi il negoziato che ha portato alla firma dell’accordo preliminare del 28 febbraio scorso, e sembrano siano pronte a seguire la strada tracciata Piemonte, Puglia, Campania e Toscana”.

“A darci forza nella trattativa con il Governo – ha precisato il governatore – è stato quel 58% circa di elettori che si è recato alle urne”.  Zaia ha poi precisato che il Veneto continuerà a chiedere la competenza diretta su 23 materie, come previsto nei 66 articoli della legge statale, approvata dal Consiglio regionale del Veneto lo scorso novembre. “Nell’accordo preliminare le competenze di cui si prevede l’attribuzione alla Regione sono quelle relative alle politiche del lavoro, all’istruzione, alla tutela della salute e alla salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema – ha rilevato il presidente veneto –. Ma sia chiaro che si tratta solo di un primo assaggio: noi le vogliamo tutte e 23”.

“Al di là delle appartenenze e delle diverse sensibilità politiche – ha concluso Zaia – vi chiedo di lavorare insieme per il raggiungimento di questa meta storica, facendo sentire la voce del nostro territorio alla Camera e al Senato”.

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