A dirlo la consigliera regionale Cristina Guarda che entra così nel merito della vicenda riguardante l’avanzamento dei lavori della Superstrada Pedemontana Veneto nell’Alto Vicentino.
“L’opera è giunta ad uno snodo estremamente delicato, attorno al quale la Corte dei Conti ha avuto modo di esprimersi con chiarezza nell’ottobre 2016, evidenziando che la realizzazione della superstrada in questo punto avrebbe richiesto notevoli esborsi per le relative bonifiche. La variante del percorso, che con una curva devierà il tracciato per evitare l’ex-discarica verrà a costare comunque 65 milioni, ma in questo modo il concessionario Sis risparmierà quasi 100 milioni di euro, a spese ovviamente della salute dei cittadini e dell’ambiente”.
L’esponente vicentina ricorda che “il costo della bonifica dell’ex discarica GIE sarebbe ammontato a 160 milioni di euro, con il vantaggio di eliminare un potenziale sito di inquinamento in zona di ricarica di falda: una grande occasione persa per la Regione e per l’ambiente. Considerato l’enorme investimento pubblico già fatto, ovvero i 615 milioni messi a disposizione dallo Stato e i 300 milioni arrivati dalla Regione del Veneto in poche settimane, per lanciare un assist al concessionario inadempiente, c’è da chiedersi se non sarebbe stata più sensata la scelta di investire parte dei fondi per bonificare l’area e tutelare i cittadini della zona, invece di nascondere per l’ennesima volta la polvere sotto al tappeto, in questa operazione elefantiaca che – conclude la consigliera – continua ad incappare in una serie di clamorosi errori annunciati”.