
Lo testimonia il primo Rapporto Epidemiologico emesso oggi dalla Direzione regionale Prevenzione, che segnala un’incidenza di 1,31 casi per mille residenti (2,78 per mille a livello nazionale), pari a 6.426 casi nella settimana dal 3 al 9 dicembre e a 28.449 casi totali dall’inizio della sorveglianza (15 ottobre), garantita dalle segnalazioni di 116 medici sentinella, presenti su tutto il territorio.
Osservando i tassi d’incidenza per classi d’età, per la fascia dei bambini (0-4 anni) il tasso di notifica è quasi triplicato nell’ultima settimana arrivando a 1,38 bambini ogni 1.000 (a livello nazionale tale tasso è decisamente superiore e si assesta a 6,88).
La seconda fascia pediatrica (5-14 anni) ha registrato un tasso di notifica di 0,86 casi ogni 1.000 (a livello nazionale 3,09).
La classe di età centrale, che annualmente, in Veneto, è quella con incidenza maggiore, sta registrando un aumento graduale, con un valore complessivo per l’ultima settimana di 1,72 casi ogni 1.000 (15-64 anni, a livello nazionale 2,81).
La fascia degli anziani (65+) registra valori ancora molto bassi con un tasso d’incidenza di 0,57 casi ogni 1.000 abitanti (a livello nazionale 1,53). Per ogni classe il tasso regionale risulta inferiore alla media nazionale.
I tecnici della Direzione Prevenzione sottolineano che è ancora possibile e molto utile vaccinarsi e che, per quanto riguarda il Veneto, non esiste nessun problema di disponibilità del vaccino.