La decisione del Tribunale del Riesame era attesa dal 3 aprile, giorno dell’udienza. I giudici hanno deciso che non ci saranno i sigilli nell’area di Borgo Berga, respingendo così la richiesta della Procura che si era espressa a favore di un sequestro per violazione dei termini di legge e gravi irregolarità sorte nella costruzione del complesso.
Le indagini avevano già portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 18 persone con l’accusa di abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. Accuse respinte dalla società costruttrice Sviluppo Cotorossi, che ora si vede concessa la possibilità di portare a termine le opere rimaste incompiute.
La vicenda del cantiere di Borgo Berga ha provocato numerose proteste a Vicenza, non ultimo il caso dell’occupazione dell’area, il 20 marzo, da parte di un gruppo di attivisti del gruppo “Vicenza si solleva” (ecco il video di Accadeinzona), 7 dei quali sono poi stati denunciati, che erano riusciti a scalare una gru srotolando un grande striscione che intimava la “demolizione” dell’intero complesso.
Ad aprile, invece, il M5S vicentino aveva presentato all’approvazione del consiglio comunale una mozione con la richiesta di costituzione di parte civile negli eventuali processi penali, nei confronti di tutti i soggetti rinviati a giudizio. La cifra richiesta per risarcimento danni nei confronti di eventuali condannati è stata quantificata in 50 milioni di euro, “vista la gravità dei danni arrecati alla Città di Vicenza”.