Vicenza, night club abusivo chiuso e sanzionato

Night club chiuso e gestore abusivo sanzionato con oltre 6 mila euro di multa. Tramite un collaboratore, il titolare tenta di riaprire il locale con un nome diverso ma con le stesse caratteristiche: il Comune contesta la carenza dei requisiti di legge, ordinando nuovamente la cessazione immediata dell’attività di somministrazione.

Si è conclusa così un’operazione congiunta della Polizia di Stato – Questura di Vicenza, Guardia di Finanza e Comune, scattata in città nei mesi scorsi.

Secondo quanto dichiarato in Comune, il locale, chiamato “Luxor – Arcobaleno 2”, in strada Padana verso Verona 299, risultava essere la sede di un’associazione/circolo privato, affiliata alla Fenalc (Federazione Nazionale Liberi Circoli) e aperta nel 2011, con finalità sportive, culturali, ricreative, ludiche, di promozione dei rapporti sociali e degli interscambi personali, di cui presidente risultava essere R.A., cittadino italiano residente a Malo di 60 anni.

A conclusione dell’indagine, la Guardia di Finanza ha, invece, scoperto che si trattava di una vera e propria impresa commerciale, gestita da M.S., cittadino italiano di Altavilla Vicentina, residente a Panama e iscritto all’Aire, di 64 anni.

Il locale, frequentato soprattutto da cittadini stranieri, pubblicizzava la propria attività anche sul web, ed era aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 22.30 alle 4 del giorno successivo.

Le indagini della Guardia di Finanza hanno permesso di scoprire ricavi non dichiarati per oltre 244 mila euro nel triennio 2016/2018 ed I.V.A. evasa per oltre 52 mila euro. Il titolare dell’attività commerciale, M.S., ha ricevuto dal Comune la sanzione di 5 mila euro per somministrazione di alimenti e bevande senza autorizzazione e una sanzione tra 258 e 1549 euro per attività di intrattenimento e svago.

Il 12 marzo scorso gli uffici comunali del Suap hanno notificato ai gestori l’ordinanza di cessazione immediata delle attività svolte senza licenza.

Le successive verifiche, eseguite dalla sezione Volanti della Questura di Vicenza, hanno però accertato che M.S. aveva ignorato il provvedimento comunale, proseguendo nelle sue attività, fatto che gli ha provocato anche una segnalazione alla Procura.

Lo scorso 3 giugno, infine, di nuovo un cambio di nome in “Blue light”, ma con le stesse caratteristiche della precedente gestione, compresa la presenze dei privé a disposizione dei clienti. Esaminata la documentazione allegata, il Comune ha contestato la carenza dei requisiti di legge, ordinando nuovamente la cessazione immediata dell’attività di somministrazione.

“La fattiva collaborazione e il perfetto coordinamento tra le forze dell’ordine e gli uffici del Comune hanno permesso di scoprire un altro locale aperto senza i requisiti di legge e senza il rispetto delle norme anche a tutela dell’incolumità dei clienti che lo frequentano” ha dichiarato Silvio Giovine, assessore alle attività produttive del Comune.

“Si è trattato di un’operazione proficua, in cui ciascuno, nell’ambito delle proprie competenze, ha lavorato in sinergia, contribuendo a ridurre l’illegalità vigente nel ramo delle attività di intrattenimento e svago. Questi costanti controlli sono svolti anche a beneficio dei tanti imprenditori perbene, che hanno effettuato importanti investimenti nei loro locali e lavorano onestamente, finendo ingiustamente danneggiati dalla concorrenza sleale di coloro che esercitano attività a scopo di lucro, avvalendosi, senza averne diritto, dei molti benefici che la legge riconosce al Terzo Settore” ha concluso Giovine.