Qualità dell’aria, i valori rilevati a Schio tra i migliori del Veneto

L’Agenzia Regionale di Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV) ha reso noti i dati sulle rilevazioni della qualità dell’aria di tutta la Regione. I valori relativi alla città scledense risultano tra i migliori in Veneto, nonostante i 5 giorni in cui nel 2017 è stato superato i valore massimo giornaliero di 50 μg/m3 che la normativa consente di infrangere per 35 giorni all’anno. A Schio i giorni di superamento di questa soglia, nel 2017, sono stati 40: dunque 5 giorni di “sforamento” oltre i 35 sforamenti concessi.

Altrove però è andata molto peggio. I dati di Padova e Venezia infatti riportano mediamente dai 70 ai quasi 100 giorni in cui il valore è stato superato.
Il problema, com’è noto, è costituito dalla presenza diffusa di PM10, ovvero le cosiddette ”polveri sottili”, una criticità comune a tutto il bacino della Pianura Padana. Il 2017 è stato particolarmente difficile in questo senso, perché la carenza di piogge ha intensificato la persistenza delle polveri sottili. In Veneto le centraline di rilevamento di questo e altri parametri sono 29. Nella provincia di Vicenza ce ne sono soltanto tre, una a Schio e le rimanenti due a Vicenza.
Soltanto tre centraline sulle 29 della regione, sono rimaste al di sotto dei 35 giorni di superamento della soglia giornaliera e sono riferite ad aree montane.
Se si guarda invece alla concentrazione media annuale del PM10, il Comune di Schio ha un valore di 27μg/m, vale a dire il migliore di tutta la Regione, subito dopo le aree montane. Anche per quanto riguarda il numero di superamenti i dati di Schio sono i migliori, aree montane escluse.
Non è dato di conoscere i valori ripartiti per comune nell’area dell’Alto Vicentino. Come premesso infatti, Schio è l’unica centralina di rilevamento presente in questa zona, quindi non è possibile fare nessun confronto con gli altri comuni dell’Altovicentino.

È confortante sapere che la qualità dell’aria nel circondario di Schio sia migliore rispetto ad altre zone della provincia e rimane nell’ambito dei limiti previsti dalle norme, o si sfora di poco” dichiara Anna Donà, assessore all’ambiente. E conclude: ”A fronte di un problema purtroppo molto incisivo per le zone pianeggianti come l’area padana, rimane comunque alta l’attenzione delle amministrazioni locali che, a seguito di un accordo definito tra tutti i comuni del territorio vicentino, attraverso ordinanze restrittive, hanno già attivato misure omogenee di carattere permanente, proprio per prevenire gli sforamenti delle soglie e quindi successive evoluzioni in situazioni di allerta ed emergenza.”

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