Riqualificazione del centro di Rosà, demoliti tre edifici storici

Rosà è pronta a rifarsi un nuovo look, con l’intervento di demolizione dell’ex casa del Segretario, casa Botte e Lazzaretto in via Nicolini è iniziata la riqualificazione di una delle zone più richieste del bassanese.

Edifici pubblici dalla lunga storia ma che il tempo ha segnato fortemente tanto da renderli pericolosi a chi transita su via Roma e frequenta il vicino Parco delle Rose, raggiungendo lo stesso dal sottopassaggio. Nel corso degli anni, il Comune ha posto in essere diversi tentativi per la vendita di tali edifico, ma il costo per la messa in sicurezza ed i successivi interventi hanno scoraggiato chiunque.

Il Governo cittadino nel corso degli ultimi mandati, ha posto sempre la massima attenzione alla riqualificazione del centro cittadino, conscio del valore sociale che esso rappresenta. Ne sono testimonianza piazza card. Baggio ed i servizi annessi, il Parco delle Rose ed i vari collegamenti ciclo pedonali che mettono in rete i vari servizi come la Biblioteca, il Municipio, la zona sportiva, scolastica e socio-ricreativa. Attenzione al decoro urbano e alla fruibilità, ma in primis vi è sempre stata la messa in sicurezza degli spazi pubblici.

Dopo un’attenta valutazione ed ottenuto il parere della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Verona, la scelta è caduta sulla demolizione degli edifici anche se gli strumenti pianificatori conservano la possibilità di ricostruire tali fabbricati con le attuali forme e volumetrie. È l’intervento che consente la messa in sicurezza delle aree col minor costo possibile in quanto il consolidamento dell’esistente avrebbe impegnato risorse su dei fabbricati in disuso da molti anni ben maggiori.

«Dovere di un amministratore – spiega il sindaco, Paolo Bordignon – è garantire su tutto la sicurezza dei suoi Cittadini. È questo il caso delle demolizioni che ci apprestiamo a fare, edifici che traspirano di storia, ma che in alcun modo possono, visto il loro pericolante stato, essere recuperati. Con un attento quadro economico, abbiamo deciso l’abbattimento che permette di mettere in sicurezza l’area visto anche il continuo passaggio di ragazzi da e per le scuole. Questo non pregiudica in alcun modo il destino dello spazio perché se c’è la volontà e soprattutto se ci sono le risorse si può intervenire con una nuova e moderna edificazione.

Rispedisco al mittente ogni politicizzazione di questo intervento perché è da tempo che la questione è sul tavolo e se qualcuno si vuole vestire da paladino aveva tutti i modi e tempi per farlo ma poi doveva essere chiamato anche dare risposta alle questioni di sicurezza e al bilancio. Come Amministrazione riteniamo prioritario investire negli adeguamenti statici delle scuole senza per questo ritenere i fabbricati in abbattimento non meritori di tutela».

I lavori sono stati aggiudicati all’impresa Comin di Loria per un importo di 66 mila euro e prevedono nei prossimi giorni la realizzazione di una breccia tra i fabbricati, la realizzazione dei contrafforti e la successiva demolizione, con termine dell’iter previsto entro la fine dell’anno.

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