Alimentarsi al meglio per aumentare le prestazioni sportive, ecco alcuni consigli

Inizia la bella stagione, è tempo di mettersi in forma praticando attività fisica in vista della fatidica prova costume. Gli esperti, da sempre, consigliano ai praticanti occasionali di iniziare con sessioni brevi in modo da non sottoporre il fisico a sforzi eccessivi.

Ma ciò che non bisogna mai sottovalutare, questo vale anche per i più assidui praticanti di sport, è l’alimentazione. Il “carburante” necessario all’organismo per mantenere gli equilibri giusti per un’ottima resa.

Cosa fare, allora, per affrontare al meglio l’appuntamento settimanale in palestra, in piscina o per la sessione di running al parco? Cominciare l’allenamento dalla tavola.

I numeri di chi adopera il tempo libero per praticare attività è in continuo aumento, lo scorso anno un italiano su 4 ha dichiarato di allenarsi con regolarità e continuità, ma una minima parte è a conoscenza di come alimentarsi prima, durante e dopo la seduta atletica.

Adottare un regime alimentare vario diventa quindi fondamentale. “La dieta dello sportivo deve garantire un apporto adeguato di acqua, fibre, sali minerali, vitamine e proteine -dichiara la Società italiana di Scienza dell’alimentazione- queste ultime, in particolare, costituiscono la base della struttura dei muscoli, del tessuto connettivo, degli enzimi e degli ormoni e sotto sforzo possono funzionare anche come fonte energetica – dichiara Silvia Migliaccio, segretario nazionale della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione – Da questo punto di vista il pesce, sia fresco che conservato, rappresenta un’ottima scelta poiché è ricco di proteine nobili, acidi grassi omega 3 e micronutrienti importanti per la salute e il corretto funzionamento dell’organismo, come lo iodio e la vitamina B12”.

Assicurarsi calorie sufficienti a coprire il dispendio energetico dovuto all’attività fisica è doveroso per chi si allena, tuttavia è bene assicurarsi un’alimentazione basata su alimenti leggeri, per non interferire con l’allenamento. “Una porzione di pesce in scatola presenta gli stessi valori nutrizionali della materia prima fresca e ha un apporto calorico contenuto che, a seconda del tipo e del formato di prodotto in commercio (es. tonno, salmone o sgombro) e dell’individuo (uomo o donna e sportivo dilettante o atleta professionista), può variare tra il 5 e il 19% circa dell’energia giornaliera”, commenta Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca del Crea-Nut.

È bene poi adeguare i pasti agli impegni sportivi della giornata: potrebbe essere un buon metodo, ad esempio, suddividere la “giornata” in cinque pasti. In questo modo, non si rischia di sovraccaricare l’apparato digerente e si fornisce all’organismo un adeguato apporto di energia durante tutta la giornata e nel corso delle prestazioni sportive. Mai, inoltre, praticare sport subito dopo aver mangiato: devono trascorrere circa 3 ore da un pasto completo, che si riducono a due se il pasto è composto da una sola portata. Un’ora prima dell’allenamento, poi, è consigliabile assicurarsi una riserva di energia facendo uno spuntino.

E se ci si allena al mattino? In questo caso, il consiglio è di scegliere una colazione leggera, che non impieghi troppo tempo ed energie per essere assimilato, e – perché no? – anche salata se si preferisce al dolce. Il salmone in questo caso può rappresentare una buona alternativa, secondo Silvia Migliaccio: “Sotto il profilo nutrizionale, il salmone in scatola permette il raggiungimento delle razioni raccomandate di proteine, di alcuni minerali, di vitamina B12 e acidi grassi essenziali e potrebbe essere consumato ogni 2-3 giorni”.

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