La “Ceramica c’è”, dopo l’esposizione nasce il catalogo

Un catalogo abbinato a un documentario: è attraverso questa duplice forma che la manifestazione “LA CERAMICA C’É” potrà essere rivissuta da estimatori, appassionati e semplici curiosi, il prossimo venerdì 20 novembre alle 20.30 nella Sala Chilesotti del Museo civico.

Si potrà così riabbracciare il calore del centro storico di Bassano del Grappa che nel mese di giugno vide tornare la ceramica in tutte le sue forme per rivalutare negozi e ambienti sfitti.
A fine 2014 Fabiola Scremin, titolare del laboratorio di restauro “Futuro Antico”, propose l’idea al Consiglio di quartiere Centro Storico, trovando un valido interlocutore nel presidente Erio Piva e in tutto il direttivo. I mesi successivi servirono a delineare il senso e la forma di un’iniziativa che ha incontrato il favore dell’amministrazione comunale. La diretta collaborazione con l’assessore alla cultura Giovanna Ciccotti e l’assessore alle attività produttive Giovanni Cunico, nonché la direttrice dei civici Musei dr.ssa Giuliana Ericani, ha favorito la riuscita di un mese tra esposizioni, incontri e laboratori. Come già esplicitato a luglio dal sindaco Poletto, nell’incontro riservato ai diretti partecipanti all’iniziativa, il lavoro di mesi da parte di tanti volontari per ridare un’immagine viva ad alcuni degli oltre 120 spazi vuoti entro le mura cittadine, è divenuto un possibile apripista rispetto alla riqualificazione del centro storico. “LA

CERAMICA C’É” ha voluto presentare e, in taluni casi, svelare ai turisti e a molti bassanesi, alcuni mirabili esempi della produzione artigiana ed artistica del territorio, riallacciandosi in maniera mirata ad una tradizione storica locale ancora viva, specie nei dintorni. Un sentire artistico che riesce a mantenersi vivo soprattutto grazie a quegli imprenditori che hanno tentato la via del rinnovamento sul solco di una tradizione plurisecolare.

Il catalogo raccoglie e fotografa in maniera esaustiva tutti i luoghi e le categorie di creativi della ceramica coinvolti nell’iniziativa: i maestri riconosciuti (ospitati al Corpo di Guardia del Castello degli Ezzelini), le ceramiche fischianti, i giovani emergenti e le aziende. Spazio anche per i laboratori didattici ospitati ai Musei di Bassano che hanno visto alternarsi maestri, materiali e tecniche in uso. Abbinato al catalogo digitale, troviamo inoltre il documentario realizzato dal video-maker Michele Zampierin con il commento critico della dr.ssa Katia Brugnolo e che vede l’amichevole  partecipazione del compianto Ruggero Remonato. La sua figura di bassanese doc, che aveva lavorato per trent’anni presso l’Istituto d’arte di Nove, diventa oggi un ideale ponte per conoscere il clima artistico dell’epoca conoscendo direttamente molti dei nomi noti della ceramica artistica contemporanea locale, ma famosi a livello internazionale. Mentre si pensa ad una prossima edizione che possa dare spazio a quanti, per mere ragioni organizzative e logistiche non hanno potuto parteciparvi, con la serata di venerdì gli organizzatori vogliono condividere quanto realizzato confidando nel senso civico di appartenenza alla città.