“Vicenza. Gioiello del Rinascimento”, un opuscolo finanziato dalla Regione Veneto

E’ in distribuzione all’ufficio turistico di piazza Matteotti (Iat) l’opuscolo di 24 pagine “Vicenza. Gioiello del Rinascimento” realizzato da Regione Veneto, Comune di Vicenza (assessorato alla crescita) e Consorzio Vicenza è.

Stampato a colori in 9.500 copie grazie al finanziamento regionale (nell’ambito del progetto di editoria coordinata della Regione Veneto), raccoglie informazioni turistiche, in italiano e inglese, utili a chi arriva a Vicenza e ha bisogno di brevi e agili notizie per visitare i luoghi principali della città.

Dopo una breve pagina introduttiva “Dimmi come viaggi…” con cenni relativi alle opportunità per raggiungere il centro storico con differenti mezzi (auto, treno, autobus, camper, biciclette), si apre la sezione dedicata al centro storico con testimonianze di epoca romana e medievale fino all’arrivo di Andrea Palladio che ha dato alla città l’impronta che la rende nota in tutto il mondo grazie allo sviluppo dello stile detto palladianesimo.

Al visitatore si suggeriscono dei luoghi simbolo da non perdere passeggiando per la città, segnalati anche in un’agile mappa: piazza dei Signori con la Basilica palladiana, la Pinacoteca civica di Palazzo Chiericati, il Teatro Olimpico, il Museo del Gioiello, il Museo naturalistico archeologico, il Museo del Risorgimento e della Resistenza, il Palladio Museum e le Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari. Vengono citate inoltre Villa La Rotonda e Villa Valmarana “Ai Nani”.

Non possono mancare notizie relative alla Vicenza religiosa con la chiesa di Santa Corona, patrimonio comunale, il santuario di Monte Berico, il Duomo e il Museo diocesano. Infine il turista è invitato a partecipare attivamente alle iniziative promosse in vari luoghi della città, in particolare in estate, e ai grandi eventi ormai appuntamenti fissi: il Festival Jazz in primavera e il Ciclo degli spettacoli classici tra la fine dell’estate e l’autunno.

Infine un cenno viene fatto alla tradizione culinaria del territorio. L’opuscolo si chiude con numeri utili in caso di emergenze e con i contatti dei siti culturali principali.