Nell’ambito delle iniziative organizzate dal Comune di Vicenza per celebrare il Giorno della memoria, istituito con legge 211/2000 e commemorato il 27 gennaio – data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz – per ricordare lo sterminio e la persecuzione degli ebrei e dei deportati militari e politici nei campi nazisti, l’assessorato alla crescita propone lo spettacolo “Una cena veramente straordinaria – L’amore, la vita, la morte ai tempi del ghetto” che si terrà venerdì 27 gennaio alle 20.30 nell’auditorium del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Villa Guiccioli, in viale X Giugno 115.
L’iniziativa, che gode del patrocinio del Comune di Vicenza, è promossa dall’associazione culturale “Grazia Deledda” perché “resistere è anche ricordare, e ricordare è il nostro dovere di cittadini e di esseri umani”.
Lo spettacolo è ideato, scritto, diretto e interpretato dal regista sardo Senio G. B. Dattena, accompagnato alla fisarmonica dalla musicista Ivana Busu.
Liberamente tratto da “Il muro di Varsavia” di John Hersey, il lavoro drammaturgico di Dattena prende le mosse da un’invenzione letteraria: il ritrovamento del cosiddetto Archivio Levinson, un immaginario diario della tragedia tenuto da Noach Levinson, un giornalista che, all’indomani dell’occupazione tedesca della Polonia, si sarebbe assunto il compito di raccontare la vita quotidiana della comunità ebraica del ghetto di Varsavia.
Senio Dattena, fondatore di Teatro Barbaro, attore regista e drammaturgo, nasce a Cagliari dove da circa trent’anni si dedica al teatro. Nella sua attività di attore e regista ha frequentato autori molto diversi quali: Pinter, Buchner, Shnitzler, Bukowski, Sofocle, Arrabal, Strindberg, Seneca, Camus, Ionesco, Copi, Poe, Baudelaire, Eschilo, Albee, Aristofane, Pasolini, Beckett, Kristof, Kolitz, Ovidio, Apuleio. Ha scritto e messo in scena varie pièce teatrali. Molto nutrita e vitale è la sua attività nel versante del teatro ragazzi, per il quale scrive e mette in scena numerosi spettacoli.
L’ingresso è libero.