Aviaria, le richieste dei produttori: “Oltre all’abbattimento dei capi sostenere le perdite del fermo allevamento”

Coldiretti, in una nota, esprime preoccupazione agli Assessori Pan e Coletto, rispettivamente con delega all’agricoltura e sanità de Veneto, rispetto ai nuovi focolai di influenza aviaria.

Le misure adottate sono doverose in quanto precauzionali– si legge nella lettera inviata agli esponenti di Giunta – ma va tenuto conto che il divieto di accasamento dei tacchini, ovvero l’avvio di un nuovo ciclo produttivo determina un fermo dell’allevamento che ha ripercussioni pesanti sul reddito delle imprese che hanno investito sul benessere animale e su altri aspetti ambientali. Si tratta, infatti,  per la maggioranza di aziende d’avanguardia, con strutture altamente tecnologiche e sostenibili dal punto di vista dell’ecosistema che non possono permettersi di non lavorare.

La Regione – secondo Coldiretti – deve considerare anche i danni cosiddetti indiretti e non solo riconoscere l’ indennizzo per gli abbattimenti. Si attivino quindi i fondi necessari perchè il perdurare di questa situazione rischia di mettere in ginocchio un settore di punta già provato da eventi epidemici nel passato dai quali ha sì saputo risollevarsi, ma continua ad essere esposto a ricadute a causa di dinamiche biologiche incontrollabili.

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