Vicenza “ingrana la quarta” e supera tutte le altre province venete nelle immatricolazioni di autovetture riferite al primo trimestre 2017. E’ quanto emerge dai dati elaborati dal Gruppo Auto Moto di Confcommercio Veneto in base al rapporto Unrae e che vede la provincia berica primeggiare con un 12.02% di vendite in più nel periodo gennaio-marzo 2017, confrontato ai primi tre mesi del 2016. In numeri reali, le vetture immatricolate in questo inizio d’anno sono state 8.143, contro le 7.296 dello stesso periodo dell’anno scorso.
Per Bruno Oliviero, presidente dell’Associazione Provinciale Concessionari Ufficiali d’Auto Confcommercio “hanno acquistato più dell’anno scorso soprattutto le imprese e in particolare le società di noleggio a breve e lungo termine, anche in previsione dell’estate con l’aumento delle richieste di affitto delle auto per turismo. Buone anche le vendite effettuate ai privati, che hanno approfittato di particolari azioni promozionali messe in campo dalle case automobilistiche in questo periodo”. E a proposito di tendenze d’acquisto l’analisi del presidente Bruno Oliviero mette in evidenza che “vanno per la maggiore le vetture di piccola e media cilindrata e i Suv. Per quanto riguarda l’alimentazione sono sempre le vetture diesel a farla da padrone, ma si nota un maggiore interesse per i carburanti alternativi come il metano e per le vetture ibride, mentre le auto elettriche rappresentano ancora un mercato di nicchia”.
Il dato di Vicenza si aggiunge a quelli positivi un po’ di tutto il Veneto, dove l’ incremento totale è stato del 5,41% di auto immatricolate, con Padova che si piazza subito dopo il capoluogo berico (+ 9%). Sul podio anche Verona, con un + 4,75%, mentre l’unica provincia in controtendenza è stata Belluno (-5,32%).
I concessionari d’auto “brindano”, quindi, ma non troppo “Siamo ancora distanti dalle vendite che si registravano nei periodi pre-crisi – conclude il presidente Bruno Oliviero – e il parco auto circolante è ancor vetusto, con circa la metà dei veicoli che girano per le nostre strade che hanno più di 10 anni di vita. Accelerare sulla sostituzione di queste vetture, anche attraverso una politica nazionale di incentivi, favorirebbe la circolazione di auto sempre meno inquinanti e sempre più sicure, con impatti positivi sulla qualità della vita di tutti noi”.