Alla fine di Vicenza – Pro Vercelli i tifosi hanno voluto incontrare i vertici della società, l’unico che ha mostrato la faccia è stato il Direttore Tesoro che ha cercato di placare gli animi. Impresa ardua, tanta era l’amarezza e lo sconforto dei sostenitori vicentini. Una stagione con tante, troppe, sofferenze.
Che quella in corso non sarà una stagione idilliaca lo si capisce fin da subito. Nell’arco di poche partite, il 3 ottobre scorso dopo solo 7 giornate il tecnico Franco Lerda viene esonerato, reo di aver ottenuto solo 5 punti e aver mostrato lacune incolmabili agli occhi di tutti.
Presentato in pompa magna Pierpaolo Bisoli ha predicato da subito la sua ferma convinzione di poter salvare il Vicenza dal baratro della Lega Pro. Purtroppo alle parole non sono seguiti i fatti. L’inizio dell’avventura di Bisoli sulla panchina biancorossa, ad onor di cronaca, non è da disprezzare, sarà nel lungo termine che inizieranno ad emergere crepe non più sanabili. Con 22 punti in 18 gare l’allenatore di Porretta Terme paga, forse, una rosa non all’altezza del campionato. Tante cessioni a gennaio e una nuova mescola di calciatori non ha di certo aiutato.
Questione società. Ancora una volta si denotano notevoli mancanze da parte dei vertici, sembra che il dopo Cassingena in realtà sia un proseguo anzichè un nuovo inizio. Probabilmente una situazione di generale caos ha inciso sulle prestazioni della squadra. C’è da dire, però, che la nuova proprietà deve sopperire a tanti anni di inefficienza e non gestione, quindi il percorso da seguire potrebbe essere lungo, resta da capire se ci sono i mezzi per far seguire i fatti senza rimanere a piedi.
In campo sempre poche idee e condizione fisica contestabile, di fronte ad un pubblico che è sempre stato vicino ai propri colori. In poche occasioni si è visto un gruppo coeso con la voglia di fare fuoco sul terreno di gioco ed aiutarsi a vicenda. Quello che spetta al nuovo tecnico sarà un compito arduo e, soprattutto, non ci sarà il tempo di sperimentare e tanto meno sbagliare ancora. Il calendario è impietoso e a guardarlo viene i brividi, partendo dall’immediata trasferta di Benevento, poi in sequenza Novara, Verona, Ternana, Cittadella e, infine, Spezia.
Il nuovo tecnico. Panchina affidata a Vincenzo Torrente, ex giocatore, fra le altre, del Genoa dove dall’85 al 2000 colleziona 412 presenze segnando 5 reti. Il suo ultimo incarico da allenatore si è concluso nel febbraio 2016, esonerato dalla guida della Salernitana dopo aver ottenuto 23 punti in 24 giornate. Un grosso in bocca al lupo al nuovo Mister per quella che sembra un’impresa titanica, ne avrà davvero bisogno.