L’Agente immobiliare sta diventando sempre più un consulente in grado di indirizzare l’investimento più idoneo alle necessità dei consumatori; sa riconoscere ed individuare le aree di sviluppo futuro del tessuto urbano; sa suggerire alle imprese costruttrici le tipologie più richieste dal mercato; sa consigliare dove è più conveniente indirizzare gli investimenti per la maggior resa e, oltre a vantare portafogli clienti per l’acquisto o la vendita di un immobile, sa prospettare il momento opportuno per finalizzare una compravendita. Gli operatori immobiliari capaci di cogliere ed adattarsi velocemente alle mutazioni del settore saranno protagonisti del futuro del mercato”. Così Santino Taverna, presidente nazionale di Fimaa – Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari (Agenti Immobiliari, Mediatori Creditizi, Mediatori Merceologici e Agenti in Attività Finanziaria) nel corso dell’Assemblea nazionale straordinaria e ordinaria Nazionale che si è tenuta il 19 giugno scorso a Roma presso la sede confederale di piazza Giuseppe Gioachino Belli.
“Sulle locazioni brevi – ha proseguito – Fimaa apprezza la volontà del Governo di fare chiarezza nel comparto, ma rileva che il rispetto delle leggi per l’esercizio di una attività non può essere prevaricato semplicemente con le richieste di contribuzione fiscale. Soprattutto in un settore come quello immobiliare che coinvolge investimenti importanti, frutto spesso di sacrifici e risparmi di una vita. Il settore immobiliare necessita oggi più che in passato, di particolare attenzione per contrastare con forza il fenomeno dell’abusivismo”.
All’Assemblea ha preso parte anche il presidente nazionale di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli, per il quale “i servizi immobiliari incidono in maniera significativa sulla vivibilità, sulla qualità, sulla valorizzazione dei territori. In questo senso, gli agenti immobiliari della Fimaa sono sentinelle e promotori di un’economia sana dei luoghi della nostra quotidianità. Oggi il terziario è sempre più coinvolto dalla rivoluzione digitale. Ma per un mercato che funzioni in modo certo, giusto e trasparente la parola d’ordine resta: stesso mestiere, stesse regole. Per questo è necessario intervenire con forza contro il pericolo dell’abusivismo che colpisce il settore immobiliare”.