Toni Capuozzo: “Tutto quello che non sapete sui Marò nel mio ultimo libro”

Toni Capuozzo, uno dei volti più noti del giornalismo televisivo italiano, sulla vicenda dei due fucilieri di Marina arrestati in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori, ha le idee chiare: “Sono innocenti, su di loro c’è stata una macchinazione delle autorità indiane per trovare il capro espiatorio perfetto”, spiega il conduttore del programma “Terra!”. “Il tutto col silenzio delle autorità italiane che non hanno fatto niente per salvare due servitori dello Stato da un’accusa ingiusta e infamante. È una brutta pagina per tutti, ecco perché nessuno ne vuole parlare”.

“Accade in zona” ha incontrato Toni Capuozzo a Carmignano di Brenta a margine della presentazione del suo ultimo libro, dal titolo “Il segreto dei Marò”, un’inchiesta su cui ha lavorato parlando con fonti interne all’ambiente militare e indagando sui documenti dell’indagine della magistratura indiana. Nel suo libro il giornalista mette in luce alcuni avvenimenti che contraddicono le risultanze dell’indagine ufficiale: innanzitutto la prima testimonianza del capitano del peschereccio, che aveva dichiarato di aver avuto l’incidente 5 ore dopo i fatti che hanno coinvolto Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, salvo poi ritrattare la sua prima testimonianza. E poi i fori di proiettile rinvenuti sull’imbarcazione, incompatibili con un tiro avvenuto da un’altezza di almeno 25 metri, cioè dalla petroliera Enrica Lexie.

Secondo Capuozzo i due Marò sarebbero stati abbandonati al loro destino per coprire da un lato un incidente che avrebbe coinvolto altri, forse le stesse guardie costiere indiane, e dall’altro per salvaguardare interessi economici tra Italia e India, uno dei mercati più promettenti per le merci del Belpaese.

Nel corso della serata, a cui hanno partecipato anche il sindaco di Carmignano Alessandro Bolis e il vicesindaco Eric Pasqualon, Capuozzo ha dovuto sospendere la presentazione per collegarsi in diretta con il programma di Rai2 Virus, nel quale è intervenuto parlando degli ultimi avvenimenti legati al terrorismo e allo Stato Islamico.

“Questa storia è imbarazzante per tutto l’arco politico ed è intrecciata anche con il terrorismo. Se non difendiamo coloro che difendono la nostra sicurezza siamo messi davvero male”, sostiene il noto inviato di guerra. “Nessuno ci fa una bella figura, ecco perché questo libro non me lo voleva pubblicare nessuno. Alla fine sono riuscito a trovare un piccolo editore, ma nei mass media questa storia è ormai passata sotto silenzio”.