Goran Bregovic, Ezio Bosso, Ludovico Einuadi. Saranno questi i protagonisti della nuova stagione musicale organizzata da Veneto Jazz nel Parco di Villa Pisani a Stra (Ve), uno dei più celebri esempi di villa veneta nella Riviera del Brenta, luogo incantevole e straordinario che riapre le porte alla musica live dopo 10 anni di silenzio.
Organizzati in stretta collaborazione con il Museo Nazionale Villa Pisani, gli eventi, che vedono protagonisti alcune delle icone musicali più significative della scena contemporanea, si inseriscono nel ricco calendario di Venezia Jazz Festival che, con la direzione artistica di Giuseppe Mormile, allarga i suoi orizzonti con una programmazione diffusa nei comuni della città metropolitana di Venezia.
In Italia con il suo tour “If you don’t go crazy, you are not normal”, Goran Bregovic sarà a Villa Pisani il 3 luglio. Il repertorio spazierà dai suoi grandi successi agli ultimi album (Alkohol e Champagne for Gypsies), con qualche anticipazione di brani del nuovo album in uscita il prossimo anno, accompagnato dalla sua storica formazione, la Wedding & Funeral Band, di fiati, percussioni e voci bulgare. Con le radici nei Balcani, di cui è originario, e la mente nel XXI secolo, le composizioni di Goran Bregovic mescolano le sonorità di una fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare, una chitarra elettrica e percussioni tradizionali con delle accentuazioni rock, dando vita ad una musica dai ritmi travolgenti e dalle sonorità fragorose, per due ore di pura energia.
Ezio Bosso, il compositore e direttore d’orchestra che ha emozionato l’Italia al Festival di Sanremo con la sua composizione “Following A Bird”, ritorna il 6 luglio ospite di Veneto Jazz per presentare live in piano solo il suo disco “The 12th Room” (Incipit/EGEA Music), dopo molti sold out in numerose città italiane e dopo che il disco ha raggiunto la prima posizione della classifica iTunes degli album più venduti in Italia. “The 12th Room” è un concept album composto da due CD: un primo disco con quattro brani inediti e sette di repertorio pianistico, ognuno dei quali vuole rappresentare metaforicamente le fasi che attraversiamo nella vita, e un secondo disco contenente la Sonata No. 1 in Sol Minore che simboleggia la dodicesima stanza.
“Se non fosse musica sarebbe una mappa dei pensieri, a volte chiari, a volte sovrapposti, punti, linee, figure, frammenti di un discorso interno che non si ferma mai.” Sono le parole di Ludovico Einaudi a proposito di elements, l’ultimo album uscito ad ottobre 2015 per l’ etichetta Decca Records – Universal Music Group, che dà il titolo al tour europeo, in contesti scelti attentamente tra quelli più legati ai temi del disco e alla personale geografia degli affetti del compositore. In programma l’8 luglio, Ludovico Einaudi, ad oggi uno dei pianisti e compositori italiani più apprezzati del panorama internazionale, porta in scena una suite in cui ogni brano ha una precisa relazione con gli altri. Il suono è ricco e stratificato, gli elementi sonori si sommano e s’intrecciano con una freschezza d’insieme che unisce con naturalezza suoni acustici, elettrici ed elettronici.