Inaugurata la mostra “Astrazione Oggettiva” nella Nuova Galleria Civica di Montecchio Maggiore

Dalla Galleria Civica di Trento del Mart alla Nuova Galleria Civica di Montecchio Maggiore, passando per Londra. La prestigiosa mostra dei pittori trentini di Astrazione Oggettiva approda nella città dei Castelli di Romeo e Giulietta e della Villa Cordellina Lombardi affrescata dal Tiepolo.

La mostra, curata da Giuliano Menato, è stata inaugurata sabato 21 maggio, alla presenza di alcuni degli artisti, e sarà visitabile con ingresso libero fino al 26 giugno nei giorni di sabato e domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19.
Da segnare nel calendario anche l’appuntamento di venerdì 10 giugno alle 20,30 con l’incontro con il pubblico e il concerto “Perpetuo vagare – Suoni dal mondo” di Giuseppe Dal Bianco (flauti etnici, duduk armeno) e Giuseppe Laudanna (tastiera, percussioni).
Le opere esposte a Montecchio Maggiore sono di Mauro Cappelletti, Diego Mazzonelli, Gianni Pellegrini, Aldo Schmid, Luigi Senesi e Giuseppe Wenter Marini, gli artisti che nell’autunno del 1976 sottoscrissero il Manifesto di Astrazione Oggettiva, dando vita al maggior movimento artistico trentino del secondo dopoguerra. Il Manifesto dialoga con le avanguardie, con l’astrattismo e il Bauhaus, ma anche con le geometrie del movimento concretista e con le ricerche ottico-percettive degli anni Settanta, arrivando fino al minimalismo degli anni Ottanta. Ciò che univa gli artisti era il costante e totalizzante studio sul colore, ma i sei artisti, seppur accomunati dalla stessa ricerca cromatica, seppero raggiungere, ognuno con la propria visione, un’autonoma e indipendente produzione artistica.
La Nuova Galleria Civica -sottolinea il sindaco Milena Cecchettoè uno spazio che esalta le straordinarie qualità cromatiche delle opere esposte. Schmid, Senesi, Cappelletti, Mazzonelli, Pellegrini, Wenter Marini sono artisti noti nel territorio vicentino, dove le loro opere, esposte in gallerie pubbliche e private, figurano oggi in accreditate collezioni. Rivolgo un sentito ringraziamento agli artisti, ai famigliari, a quanti hanno prestato le opere e al curatore Giuliano Menato. Ed esprimo riconoscenza al MART di Trento e Rovereto, a Margherita de Pilati, responsabile della Galleria Civica di Trento, a Gabriele Lorenzoni responsabile archivio Adac al Mart, a Giovanna Nicoletti, curatrice della mostra Astrazione Oggettiva – Oltre la teoria il colore, tenutasi a Trento, a Mauro Cappelletti per la preziosa collaborazione”.
La ripresa della mostra degli artisti trentini a Montecchio Maggiore -spiega il curatore Giuliano Menatoè motivata dal fatto che alcuni di loro erano noti ed apprezzati nel nostro territorio prima ancora di costituirsi in gruppo. I nomi più familiari erano quelli di Schmid e di Senesi, ispiratori e animatori del movimento, che stupirono per la lucida determinazione con cui esploravano le potenzialità espressive del colore. Fummo tutti affascinati dalla spettacolare bellezza della loro rigorosa ricerca. Una luce aurorale, da primo mattino del mondo, pareva irradiarsi dai loro dipinti, mai vista così tersa e trasparente dai primordi del Rinascimento, quasi a significare il bisogno di una rigenerazione spirituale oltre che artistica”.