Per festeggiare i 70 anni del voto alle donne, la Biblioteca Bertoliana di Vicenza organizza giovedì 9 giugno alle 18 a Palazzo Cordellina l’incontro con la scrittrice Maria Rosa Cutrufelli, autrice del romanzo Il giudice delle donne (Frassinelli Editore). Il romanzo di Cutrufelli, che sarà presentato da Adriana Chemello, offre l’occasione per ricostruire il lungo percorso verso la realizzazione della cittadinanza attiva delle donne in Italia.
Il giudice delle donne, scrive l’autrice, “è un libro nato per caso” durante una vacanza a Senigallia: mentre passeggiava per le vie del paese il suo sguardo si fissò su una targa commemorativa affissa sulla parete esterna del municipio per ricordare le prime elettrici d’Italia. La curiosità la spinse a documentarsi e a ricostruire l’episodio, ridando volti e voci alle protagoniste di quella storia dimenticata e ignorata di tanti anni fa. Siamo nel 1906 a Montemarciano, paese in provincia di Ancona che guarda l’Adriatico; qui dieci maestre, capeggiate da Luisa la moglie del sindaco socialista, accolgono l’appello di Maria Montessori e chiedono il diritto di voto, quel suffragio universale che in realtà riguardava esclusivamente i maschi. Il romanzo racconta una “storia vera”, mescolando la verità alla finzione, andando a disseppellire dagli albori del secolo scorso un episodio simbolicamente rilevante, riscrivendo così la storia delle dieci maestre abruzzesi che nel 1906 si mobilitarono per vedere riconosciuto, per via giuridica, il loro diritto di elettrici. Con la loro azione simbolica le maestre marchigiane attirarono l’attenzione dell’opinione pubblica sui diritti politici delle donne e aprirono un varco verso la possibilità di cambiamento, facendo proprie le convinzioni della suffragetta inglese Emmeline Pankhurst: “mai sottovalutare la propria forza”. Il romanzo, nel narrare la storia delle maestre marchigiane, ricostruisce in maniera magistrale il contesto storico: la scarsa alfabetizzazione delle ragazze, la povertà materiale e culturale della società contadina dove il lavoro minorile era la regola, i pregiudizi nei confronti delle donne e delle donne istruite in particolare, il perbenismo della società borghese e piccolo borghese.
Sarà un’occasione per riflettere sul rapporto delle donne con la politica e con le istituzioni.
Maria Rosa Cutrufelli è nata a Messina, ma è cresciuta a Firenze, ha studiato all’università di Bologna dove si è laureata in lettere. Ora vive a Roma. Tra i suoi romanzi ricordiamo La briganta, Complice il dubbio. È stata candidata al premio Strega con il romanzo La donna che visse per un sogno (Frassinelli 2004) dove racconta la vita di Olimpe de Gouges (libro vincitore dei premi Penne, Alghero-Donna, Racalmare-Sciascia). Impegnata nel movimento femminista, i suoi romanzi sono particolarmente attenti ai problemi della condizione femminile. Ricordiamo anche il libro D’amore e d’odio (vincitore del Premio Tassoni) e I bambini della Ginestra (vincitore del Premio Ultima Frontiera).