Riapre al pubblico il Castello di Padova. Dal 25 giugno al 7 agosto la piazza d’armi dell’antico edificio ospiterà “Castello Festival”, una ricca rassegna di spettacoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e curata dall’associazione Veneto Jazz, a cui si affiancherà un programma di visite guidate e aperture al pubblico.“Questa straordinaria struttura architettonica è nata nel suo nucleo originario mille anni fa”, dice l’assessore alla cultura Matteo Cavatton, “e ha vissuto nella sua storia molte evoluzioni. Mastio medioevale, osservatorio astronomico legato al nome di Galileo, in tempi più recenti casa di reclusione, dopo essere stato chiuso negli ultimi decenni il castello rivivrà ora dell’antico splendore in seguito ai restauri curati dal Comune di Padova e grazie ad uno straordinario cartellone di musica, teatro e danza, rivolto a cittadini e turisti”.
In scena, all’insegna di una estate all’aperto, le stelle della musica jazz e classica, della lirica, del teatro tradizionale e contemporaneo, del musical per bambini ed adulti, con nomi che vanno da Stefano Bollani a Fabrizio Bosso, da Vittorio Sgarbi a Migone, da Lella Costa a Ron, dai Kataklò all’Orchestra di Padova e del Veneto.
Per la sezione musica, Ron, straordinario interprete della canzone italiana, fa tappa a Padova con il suo nuovo tour “La forza di dire sì”, durante il quale presenta i suoi più grandi successi e alcuni brani inediti dell’omonimo album (28 giugno). Craig Leon, produttore e compositore di fama internazionale, firma la serata targata Nu fest, storico festival di musica elettronica e nuovi linguaggi contemporanei con la performance “Nommos”, uno dei suoi album più noti di avantgarde elettronica (29 giugno). Fabrizio Bosso, fra i trombettisti più acclamati del panorama jazzistico, sarà in scena con il gruppo Marea (guidato da Andrea Dessì alla chitarra, Massimo Tagliata alla fisarmonica), in un progetto speciale dedicato alla musica mediterranea e alle sonorità flamenco abbinate al blues, anticipati da una lezione-concerto di tango e flamenco, con la ballerina Raquel Martinez (13 luglio). Si intitola invece “Napoli Trip” il nuovo progetto musicale che Stefano Bollani, celebre e camaleontico pianista, dedica alla città partenopea. Con lui, sul palco, Daniele Sepe, a garanzia della napoletanità più popolare, il batterista Jim Blake e Nico Gori al clarinetto (24 luglio). La serata è introdotta da una sezione dedicata ai giovani del jazz italiano. Infine, un’autentica rarità, il concerto del gruppo mongolo Huun Huur Tu, con il suo canto armonico, ovvero di due emissioni sonore contemporanee, tipico della musica siberiana di Tuva, accompagnato da strumenti tradizionali (3 agosto).
Per quanto riguarda la musica classica, l’apertura è affidata alla Celtic Harp Orchestra, orchestra tutta italiana composta da quaranta arpe, che interpreteranno brani di musica tradizionale e composizioni originali, scritte appositamente per il festival (25 giugno). I Solisti Veneti, diretti da Claudio Scimone, propongono un repertorio di musiche di A. Vivaldi, A. Marcello, G. Salieri, P. Donaggio, E. Morricone, N. Piovani e J.B. Arban (26 luglio). Nell’anno delle celebrazioni dei 400 anni di Shakespeare, l’opera lirica è dedicata a “I Montecchi e i Capuleti”, produzione originale del festival (1 agosto). L’Orchestra di Padova e del Veneto propone invece con “Ludwig van Festival” la Nona Sinfonia di Beethoven, diretta da Marco Angius e con le voci soliste dell’Accademia del Teatro alla Scala e il Coro del Friuli Venezia Giulia (4 agosto).
Nutrito il programma di teatro con una sezione dedicata alla comicità che ospita Paolo Migone, in uno spettacolo “spettinato” come il suo personaggio (5 luglio), e all’arte, con l’attesissimo Vittorio Sgarbi, uno dei protagonisti del festival (8 luglio) con la sua lectio magistralis “Il punto di vista del cavallo” dedicata a Caravaggio. Una delle artiste più colte e sensibili del teatro italiano, Lella Costa, porta in scena il reading “Il Pranzo di Babette” di Karen Blixen, una riflessione sulla necessità della condivisione (14 luglio). La tradizione è rappresentata da “Le baruffe chiozzotte”, una delle opere più celebri di Carlo Goldoni, per la regia di Pierluca Donin – Piccolo Teatro Città di Chioggia (7 agosto).
Lo spettacolo per le famiglie è il musical Peter Pan, per imparare a sognare e… volare (20 luglio). La grande danza vede, infine, protagonisti i Kataklò e il loro Atletic Dance Theatre, in scena con lo spettacolo “Puzzle”, composizione corale di coreografie storiche e nuove ideazioni (17 luglio).
Nei giorni del festival sarà possibile visitare il Castello secondo un programma di visite guidate, abbinate agli spettacoli (5 e 26 luglio, 3 e 7 agosto, alle 19.30) o singole (30 giugno, 4, 11 e 25 luglio, 1 agosto, sempre alle 19.30).