La nuova stagione artistica del Teatro Comunale è ricca di appuntamenti e grandi artisti che si esibranno sul palco. Obbiettivo superare quota 50.000 biglietti venduti la scorsa stagione. La decima stagione artistica del Teatro Comunale di Vicenza è stata presentata alla presenza del nuovo Presidente della Fondazione Roberto Ditri, alla sua prima uscita in questo ruolo, e del Vicesindaco e Assessore alla Crescita del Comune di Vicenza, Jacopo Bulgarini d’Elci; presenti anche i referenti artistici delle sezioni: Patrizia Baggio, per Arteven per la prosa, Loredana Bernardi, consulente di Arteven per la danza, Piergiorgio Meneghini, direttore artistico della Società del Quartetto di Vicenza per la concertistica e per la sinfonica, con i presidenti, rispettivamente Paolo Pigato per il Quartetto e Franco Scanagatta per l’Orchestra del Teatro Olimpico.
La programmazione 2016/2017
È una stagione ricca di proposte di qualità, con sguardi importanti ai temi della contemporaneità e delle sue problematiche, ma anche con momenti di leggerezza e di sano divertimento, quella proposta al pubblico del Teatro Comunale di Vicenza, un pubblico fidelizzato che segue con passione gli spettacoli programmati, come dimostrano i 50.000 biglietti e abbonamenti venduti nella passata stagione e gli oltre 2.000 abbonati, un numero di tutto rispetto nel panorama teatrale del Veneto.
E il Teatro Comunale si conferma come un motore culturale in grado di generare stimoli di riflessione e di proporre eventi di livello, come testimonia il suo posizionamento, a livello regionale e non solo, nell’offerta di spettacolo dal vivo: per la passata stagione basti citare il sold out di tutti gli spettacoli di danza, eventi unici come il concerto per piano solo di Michael Nyman o lo spettacolo musicale di Nicola Piovani, i numerosi appuntamenti, anche con interpreti di prima grandezza, della concertistica, la nuova veste giovanile dell’Orchestra del Teatro Olimpico, la ridefinizione della stagione di prosa, con nomi importanti e titoli di effetto.
Ancora più evidente, nella nuova stagione artistica, sarà questa volontà di dare un’identità e un filo conduttore importante agli spettacoli: l’indiscusso livello artistico e le compagnie internazionali, per la danza; i titoli del grande Teatro, i protagonisti più amati dal pubblico, ma anche l’impegno civile, per la prosa e le straordinarie interpretazioni al femminile, per la prosa al Ridotto; interpreti di caratura internazionale ed esecuzioni di partiture integrali saranno invece la cifra distintiva della concertistica, mentre sotto il segno della carica innovativa dei giovani esecutori sarà la sinfonica, realizzata con la collaborazione dell’Orchestra del Teatro Olimpico, con la guida attenta del maestro Alexander Lonquich.
Varietà (non solo come genere di spettacolo) sarà la parola chiave per gli spettacoli fuori abbonamento, dove non mancherà l’ironia di comici e di interpreti noti al grande pubblico (Flavio Insinna, Lillo&Greg), ma ci sarà spazio anche per l’operetta, il musical, le danze folkloristiche, a grande richiesta del pubblico.
Saranno annunciati invece dopo l’estate i titoli e le sezioni dei Progetti Formativi (Danzare per Educare, Opera Domani, il Teatro per Ragazzi), i nomi delle giovani compagnie ospitate per le residenze artistiche e la programmazione del Cinema al Ridotto, con i film e i documentari sugli artisti più importanti della storia dell’arte e le proiezioni live dei grandi balletti e delle opere liriche trasmesse dai più prestigiosi teatri del mondo, dal Bolshoi all’Opéra di Parigi, dal Met alla Royal Opera House; si tratta anche per il Cinema di una sezione di pubblico molto fidelizzata, come dimostrano gli oltre 1.500 biglietti venduti nella stagione scorsa.
Saranno più di 60 le date di spettacolo nel cartellone del Teatro Comunale di Vicenza (57 titoli, 9 per la danza, 13 per la prosa, 14 per la concertistica, 7 per la sinfonica, 6 per i fuori abbonamento, più 5 progetti formativi e 3 residenze artistiche in fase di definizione) tralasciando ovviamente gli appuntamenti al Cinema, eventi caratterizzati da un profilo artistico di forte carattere e da indiscussa qualità.
La decima stagione artistica del Teatro Comunale di Vicenza, in programma da ottobre 2016 a maggio 2017, prenderà avvio con un evento speciale fuori abbonamento, il concerto della Mahler Chamber Orchestra, diretta da Daniel Harding in programma sabato 8 ottobre, mentre sabato 31 ottobre avrà luogo l’inizio della stagione per gli abbonati, con l’esibizione pianistica di Beatrice Rana, che eseguirà l’integrale delle Variazioni Goldberg di Johan Sebastian Bach.
Grandi artisti e compagnie molto conosciute, titoli attesi dal pubblico e numerosi spettacoli freschi di debutto, esecuzioni musicali di straordinario livello, si alterneranno nei cartelloni che andranno ad animare le diverse sezioni artistiche della programmazione 2016/2017.
I nomi per la danza, Vicenza Danza XXI edizione, saranno quelli dei Momix, che tornano sempre con piacere sul palcoscenico del Comunale, questa volta con la nuova edizione del loro celebre “Opus Cactus”; a seguire l’Alonzo King Lines Ballet, compagnia americana, icona della danza mondiale, caratterizzata da uno stile sospeso tra la purezza neoclassica e la danza afroamericana, per continuare con la raffinata interpretazione de ““La Bella e la Bestia” del Malandain Ballet Biarritz, altro gradito ritorno. Un’originale incursione sarà invece quella di “Billy Elliot il Musical” ripreso dell’omonimo film, basato su una storia vera, simbolo della voglia di danzare contro ogni pregiudizio e avversità. Un altro interessante appuntamento con la danza europea sarà quello con i Balletboyz, formazione britannica al maschile che proporrà due originali creazioni di coreografi contemporanei, naturalmente con lo stile esuberante, ricco di energia e carica emozionale che li contraddistingue. Seguirà una serata di tango, genere sempre molto amato dal pubblico, nella sua versione attualizzata da contaminazioni contemporanee, uno spettacolo di tango fusión proposto dalla Compañia Leonardo Cuello. L’ultimo appuntamento con la danza in Sala Grande sarà con uno spettacolo interamente dedicato al balletto classico di Marius Petipa, coreografo importantissimo nella storia del genere, una “Serata Petipa” proposta dal Balletto dell’Opera di Bordeaux che presenterà estratti dei balletti dell’autore, tra i più celebri e conosciuti. Saranno due invece gli appuntamenti con la danza al Ridotto, dedicati al teatro danza e alla danza di ricerca, “Xebeche” una produzione E / Gruppo Nanou e “Odio” della Fattoria Vittadini.
Completamente rinnovata si presenta la stagione di prosa, dal titolo emblematico “Il teatro è qui”: se da un lato continuerà a mantenere intatto il profilo di qualità, dall’altro diversificherà ulteriormente l’offerta; gli spettatori potranno infatti comporsi un abbonamento personalizzato, scegliendo tra tutti i titoli della prosa in Grande e prosa al Ridotto (tutti e 13, oppure i 5 al Ridotto, oppure 6,7 o 8 spettacoli in Sala Grande).
Si partirà in novembre con “Smith&Wesson” nuovo lavoro teatrale di Alessandro Baricco, per la regia di Gabriele Vacis, interpreti Natalino Balasso e Fausto Russo Alesi; il secondo appuntamento sarà, in via eccezionale, con la danza di grande forza interpretativa dei Momix, mentre il terzo vedrà in scena il testo per eccellenza del teatro, “Amleto” di William Shakespeare, con Daniele Pecci, anche nelle vesti di regista, protagonista della tragedia con Maddalena Crippa. A seguire sarà presentato un altro testo epocale della drammaturgia di tutti i tempi, “L’Avaro” di Molière, protagonista Alessandro Benvenuti, regia di Ugo Chiti, in una nuova edizione che debutterà in estate. Si passerà poi al teatro di impegno civile con “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, spettacolo teatrale ispirato all’omonimo film, che riprende in versione partenopea il tema delicato e scottante degli ospedali psichiatrici giudiziari, per la regia di Alessandro Gasmann.
Ci saranno altri appuntamenti dedicati ai temi del vivere contemporaneo, proposti con ironia e sagacia: “Human” spettacolo scritto e interpretato da Marco Balliani (che è anche il regista) e Lella Costa, scene e costumi di Antonio Marras, musiche originali di Paolo Fresu con Gianluca Petrella, che debutterà ad inizio luglio al Ravenna Festival, sulla problematica, difficile e irrisolta, delle migrazioni, viste secondo un’interpretazione culturale in grado di scardinare molti luoghi comuni. Sarà dedicato invece alla questione armena, raccontata con umorismo ed ironia dalle straordinarie interpreti, “La bastarda di Istanbul”, riduzione teatrale tratta dall’omonimo romanzo di Elif Shafak, regia di Angelo Savelli. Sarà un appuntamento di teatro musicale, l’ultimo spettacolo della prosa in Grande, ovvero “Quello che non ho” interpretato da Neri Marcorè che sul palco reciterà e canterà, in uno spettacolo ispirato all’indignazione civile di Pier Paolo Pasolini e agli umili e ai dimenticati delle canzoni di Fabrizio De Andrè,
Molto articolata sarà anche la prosa al Ridotto, con una declinazione tutta al femminile degli spettacoli, grazie all’inedita e originalissima carrellata di interpretazioni di straordinario valore: dopo l’inizio con “WikipierA”, intervista spettacolo a Piera Degli Esposti, condotta da Pino Strabioli, si passerà a “Donna non rieducabile”, un monologo scritto da Stefano Massini e affidato all’interpretazione di una toccante Ottavia Piccolo, nel ruolo della giornalista Anna Politkovskaja, assassinata dal regime sovietico per la sua lotta in favore dei diritti civili e contro la guerra in Cecenia. Ancora un monologo, ispirato ai canti e ai personaggi della Divina Commedia, sarà invece “Vergine Madre” di e con Lucilla Giagnoni, narrazione poetica ad alto grado di emotività. Toccherà invece ad una coppia di attrici brillanti come Marina Missironi e Alessandra Faiella portare in scena “Rosalyn” di Edoardo Erba, regia di Serena Sinigaglia, un’originale commedia noir che riuscirà nell’intento di far ridere pur parlando di temi tragici. E ancora venato di surreale ironia sarà l’ultimo appuntamento del Ridotto, con “Mariti e mogli” di Woody Allen, riduzione teatrale dell’omonimo film del 1992 del regista newyorchese, interpretato da Monica Guerritore (che dello spettacolo sarà anche regista) e da Francesca Reggiani.
Per la sezione Concertistica, ovvero la stagione 107 della Società del Quartetto, il leitmotiv sarà la presenza di eccellenze musicali: 13 concerti in abbonamento, da ottobre 2016 ad aprile 2017, un’anteprima sontuosa, stelle del concertismo internazionale, ben 8 serate monografiche, una prima esecuzione mondiale, 200 artisti sul palco del Comunale.
Il concerto inaugurale sarà quello pianistico di Beatrice Rana con le Variazioni Goldberg di Bach, per proseguire con il raffinato quartetto d’archi ungherese Kelemen Quartet che proporrà tre capolavori della letteratura quartettistica: il “Razumovsky” di Beethoven, il numero 3 di Bartók ed il Quartetto op. 30 di Cajkovskij. Ancora in novembre arriverà il Trio di Parma con il suo leader storico Enrico Bronzi e la “guest star” di Guglielmo Pellarin (Primo Corno dell’Accademia di Santa Cecilia) per una serata nella quale, dedicata a Brahms e a compositori contemporanei (Gianluca Cascioli).
In dicembre sarà la volta dell’ensemble di percussioni più celebre al mondo, Les Percussions de Strasbourg, che debutterà a Vicenza con un programma ambientato nella seconda metà del Novecento e con la prima esecuzione mondiale del brano “Sange” della compositrice giapponese Malika Kishino.
Ancora in dicembre ci sarà un ritorno a grande richiesta del pubblico, quello di Cameron Carpenter, tastierista statunitense che ritorna al Comunale dopo l’esecuzione trionfale “ai comandi” del doppio pianoforte Borgato; in programma ci sarà molto Bach, ma anche arrangiamenti da Wagner, Piazzolla, Cajkovskij e una serie di improvvisazioni dello stesso Carpenter.
Nel nuovo anno si partirà con L’Hèsperos Piano Trio, formato da Filippo Lama, Stefano Guarino e Riccardo Zadra, che affronterà pagine raffinatissime del Beethoven cameristico; a seguire, un grande solista, il sommo pianista rumeno Radu Lupu che ritorna al Comunale per proporre Haydn (Andante e Variazioni in fa minore e Sonata in mi bemolle maggiore), le evanescenti “Estampes” di Debussy, per concludere con le sognanti “Stagioni” di Cajkovskij.
Ci sarà in febbraio un altro graditissimo ritorno, quello del Quartetto di Cremona, impreziosito dalla partecipazione di Andrea Lucchesini al pianoforte; i quattro archi cremonesi proporranno una serata interamente dedicata alla scoperta di Camille Saint-Saëns.
Seguirà a stretto giro l’atteso concerto della trentacinquenne violoncellista argentina Sol Gabetta, star riconosciuta a livello mondiale, che si esibirà accompagnata al pianoforte da Bertrand Chamayou (in programma Schumann, Beethoven e Chopin). Ancora in febbraio la voce baritonale di Matthias Goerne, con l’accompagnamento al pianoforte di Alexander Schmalcz, sarà l’assoluta protagonista della seconda puntata nel mondo dei cicli liederistici di Schubert, con “Die schöne Müllerin”.
Tutto dedicato a Bach sarà invece il programma proposto dall’Accademia d’Archi di Bolzano (Streicher Akademie Bozen), in marzo, per festeggiare con il pubblico vicentino il trentennale di attività. Per la speciale occasione l’ensemble potrà contare sulla prestigiosa partecipazione di Louise Pellerin (oboe) e del celebre violinista tedesco Frank Peter Zimmermann nel doppio ruolo di solista e direttore. Ancora un capolavoro di Bach nel concerto successivo, in aprile, quando Coro e Orchestra Barocca Andrea Palladio si cimenteranno nella monumentale Messa in si minore sotto la direzione di Andrea Marcon, direttore italiano fra i più stimati all’estero, particolarmente nel repertorio barocco. Sempre in aprile, per il finale di stagione, Filippo Gamba al pianoforte seguirà le 32 Sonate di Beethoven, un nuovo appuntamento dell’integrale, in rigoroso ordine cronologico, ormai all’epoca della “Patetica” e dei grandi capolavori.
Di grande respiro anche il cartellone della sezione sinfonica, con l’Orchestra del Teatro Olimpico che andrà a riproporre l’impostazione delle ultime edizioni, visto il crescente entusiasmo con il quale l’orchestra rinnovata è stata seguita dal pubblico. Con Alexander Lonquich nel ruolo di direttore principale per la terza stagione consecutiva, la Oto sarà protagonista di 6 concerti nei quali saranno proposti alcuni capisaldi della grande epoca classica e romantica gettando più di uno sguardo in avanti (ai vari Stravinskij, Prokof’ev, Poulenc, Mahler e Debussy) ed uno solo al passato, con le Sinfonie di Carl Philipp Emanuel Bach.
L’apertura sarà in ottobre con Lonquich sul podio e la prestigiosa presenza solistica di Carolin Widmann, quarantenne violinista tedesca, in programma il celeberrimo Concerto in mi minore di Mendelssohn e, a seguire, l’Ouverture Coriolano e la Settima Sinfonia di Beethoven.
In dicembre Alexander Lonquich si cimenterà ancora una volta, nel doppio ruolo di direttore e solista, in un programma che prevede l’esecuzione delle due Sinfonie di Carl Philipp Emanuel Bach, seguite dalla memorabile pagina mozartiana (la Sinfonia “Haffner”), per proseguire con Schumann, dapprima con l’Ouverture “Hermann und Dorothea” e per proporre nel gran finale lo spumeggiante Concerto per pianoforte e orchestra in la minore.
Molto interessante sarà il primo appuntamento del nuovo anno: sotto la direzione di Lonquich, sarà Elio (Stefano Belisari, il leader delle “Storie Tese”) a raccontare due favole musicali “classiche” di grande successo: “L’Histoire de Babar” di Poulenc ed il “Pierino e il Lupo” di Prokof’ev. Completano il programma, rimanendo in un’atmosfera sognante, due deliziose Suite per piccola orchestra di Stravinskij. In febbraio sarà il giovane venezuelano Dietrich Paredes a dirigere la Oto in un programma che contempla “Le Ebridi” di Mendelssohn e la terza Sinfonia di Schumann; al pianoforte la ventunenne pianista coreana Chloe Mun, vincitrice del Concorso di Ginevra e del Premio Busoni, ad eseguire il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Chopin.
In marzo ci sarà l’unico concerto monografico, con Lonquich sul podio della Oto e Alexander Janiczek, al violino, per una serata dedicata a Brahms, di cui sarà eseguito il Concerto per violino in re maggiore e la Sinfonia n. 4 in mi minore.
La stagione si concluderà con il concerto diretto da Umberto Benedetti Michelangeli, figlio e nipote d’arte, con un programma che mette insieme Mahler, Debussy e Beethoven.
Come di tradizione, la Oto sarà protagonista anche del Concerto della notte di San Silvestro, diretta nell’occasione dal maestro tedesco Carlos Spierer, con la partecipazione del tenore messicano Dante Alcalà; lo scoppiettante programma comprenderà celebri arie d’opera di Donizetti, Verdi, Puccini e brani di Strauss e di Caikovskij.
Molto interessante e sicuramente originale sarà anche la programmazione degli spettacoli fuori abbonamento proposti dalla Fondazione, un mix di generi diversi, a forte richiesta del pubblico: si partirà con lo spettacolo di fascinazione allo stato puro dei fantasmagorici danzatori-acrobati statunitensi Momix, per passare poi alle danze folkloristiche del primo dell’anno dell’Hungarian State Folk Ensemble. A seguire sarà in scena “Musical”, nuovo, elegante spettacolo musicale della Compagnia della Rancia e Giampiero Ingrassia caratterizzato da una colonna sonora con canzoni e interpretazioni che hanno segnato la storia del genere. Un altro musical, dai toni fiabeschi e ispirato a vicende storiche diventate pop grazie all’omonimo film, sarà “Sissi”, una nuova produzione della Compagnia Corrado Abbati. Originali e diversi per ispirazione saranno anche le altre proposte, come “La macchina della felicità” spettacolo musicale presentato da Flavio Insinna e la sua Piccola Orchestra, e ancora il titolo cult dell’operetta, ovvero “La vedova allegra” musica di Franz Lehár, ancora una produzione Compagnia Corrado Abbati. Per concludere, il divertimento e la comicità surreale di “Lillo&Greg Best of”, il meglio delle battute del duo comico, conosciutissimo dal grande pubblico. Una programmazione all’insegna di una proposta di spettacolo molto varia, per un teatro “di tutti” come il Comunale si propone di essere, nella mission e nell’offerta.
Assetto istituzionale, attività di rete e dati di sintesi
La Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza è stata istituita nel 2007 per gestire il Teatro Comunale di Vicenza; i soci sono il Comune di Vicenza, la Regione del Veneto, la Banca Popolare di Vicenza e la Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona. L’attività della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, l’istituzione che gestisce il Teatro, è resa possibile grazie ai loro contributi (quote annuali che costituiscono il fondo di gestione) e al sostegno economico di partner e sponsor che, a vario titolo, credono nell’investimento in cultura: Fiamm, Gruppo Mastrotto, Develon, Colorcom e AIM Energy come partner; AC Hotel, Gruppo AFV Beltrame, Inglesina, Confartigianato Vicenza, Fondazione Giuseppe Roi, Burgo Group, Confcommercio, A.B. Solute, Lions Club Vicenza Palladio, Telemar, ConGusto, Cantine Vitevis, come sponsor; Il Giornale di Vicenza per la cultura come media partner.
Il Teatro Comunale di Vicenza è capofila della rete Teatri Vi.Vi. (rete aperta tra i Teatri di Vicenza e i maggiori centri della provincia, Arzignano, Bassano del Grappa, Schio e Thiene) nata per promuovere la collaborazione tra le istituzioni promotrici e diffondere la conoscenza del teatro, favorendo la partecipazione del pubblico a spettacoli, anche in luoghi diversi.
Il Teatro Comunale è attivo anche nella promozione dell’attività di di alcune giovani compagnie teatrali (ad esempio Stivalaccio Teatro) e partecipa alle più importanti reti operative a sostegno della giovane danza d’autore, tra cui Residance e, in collaborazione con Torino Danza, Amat, e Arteven, al progetto coreografico C4C Call4Choreographer.
Dal punto di vista economico-finanziario sono dati positivi quelli derivanti dall’attività caratteristica del Teatro, ovvero l’attività che l’organizzazione è in grado di produrre autonomamente (i ricavi derivanti dagli incassi, dalla gestione della biglietteria, dalle locazioni degli spazi interni del Teatro e i contributi pubblici destinati all’organizzazione di specifiche rassegne). Dai dati di bilancio approvati dall’Assemblea dei Soci a fine aprile si evince che anche il numero dei biglietti venduti nella stagione conclusa è considerevolmente aumentato rispetto alla stagione precedente (+ 18.6%), con una ricaduta positiva sul bilancio di oltre 138.000 euro (+138.730 per la precisione), corrispondente ad un aumento del 36%.
Da sottolineare che dal 2007, anno di fondazione del Teatro, il valore di produzione generato ha sempre registrato una tendenza positiva di crescita: l’esercizio relativo all’attività 2015 si attesta su un valore economico di circa 1.800.000 euro (1.792.812 per l’esattezza), soprattutto grazie ai ricavi del Teatro Comunale di Vicenza come sede di eventi. Il 2015 si è chiuso infatti con un segno + di quasi il 10% rispetto al 2014 sull’utilizzo delle sale interne, passando da 224 a 244 giornate di utilizzo (sono compresi nel dato gli utilizzi per gli appuntamenti artistici della stagione). Il dato si riflette positivamente sul conto economico, e così i ricavi per affitto e concessione delle sale passano dai 242.000 euro del 2014 ai 310.000 euro nel 2015, con un incremento pari al 22%. E rappresenta ancor più un motivo di orgoglio aver raggiunto questi risultati, nonostante i timori all’inizio della scorsa stagione per la diminuzione delle quote dei soci fondatori (l’uscita di Confindustria Vicenza). Considerato il trend positivo del Teatro come location di eventi, avrà sicuramente delle ricadute positive la scelta di prolungare l’attività durante l’estate, per offrire al pubblico nuove opportunità di intrattenimento, con i numerosi eventi che saranno ospitati all’esterno nella terrazza “Mazzini 39”.
Si tratta di dati che testimoniano il valore economico generato dalle attività della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in un contesto di sistema e in un panorama regionale molto critico, che mettono a frutto l’intenso lavoro del “sistema produttivo” Fondazione guidata negli ultimi sei anni da Flavio Albanese.
Il pubblico
Se quasi 3.000 sono stati gli abbonamenti venduti per la stagione artistica appena conclusa, più di 50.000 i biglietti emessi per gli spettacoli ed i concerti, quasi 5.000 gli studenti che hanno partecipato ai Progetti Formativi promossi dalla Fondazione, 200 gli eventi all’interno del Teatro (appuntamenti della stagione artistica ed eventi ospitati), per un totale di oltre 100.000 presenze annue, sono tutti dati che confermano la vitalità del Teatro Comunale di Vicenza, nel suo ruolo di polo culturale della Città, e non solo, di riferimento artistico per un pubblico sempre più ampio, di luogo di aggregazione e location scelta anche per eventi di altro genere.
Sono rilevanti anche i dati di “affluenza fidelizzata”, ovvero gli abbonati, delle singole Stagioni: oltre 990 gli abbonamenti per la prosa, 576 gli abbonamenti della danza, 491 quelli della Concertistica e 439 quelli della Sinfonica.
Si tratta di un pubblico appassionato (abbonati + spettatori), che ha espresso un alto gradimento sugli spettacoli (oltre il 90% con un valore compreso tra 3 e 5, su un totale di 5) come dimostrano i dati raccolti con i questionari a fine stagione; oltre 600 spettatori hanno inoltre inviato le loro considerazioni online, testimoniando da un lato l’interesse, dall’altro la familiarità con la digitalizzazione. Quasi il 50% del pubblico utilizza il web (email, internet, sito, social) per tenersi informato sulle attività del Teatro Comunale, percentuale che sale all’88% per gli spettatori under 50, mentre l’altra metà del pubblico si affida per l’informazione sulle attività del Teatro ai media cartacei.
È un pubblico prevalentemente femminile (65%) e in linea con il trend nazionale principalmente adulto (oltre il 60% degli spettatori ha un’età compresa tra i 51 ed i 70 anni). Resta costante la percentuale di pubblico più giovane, con gli under 40 che rappresentano oltre il 16% del pubblico totale (di questi la metà è under 30). Sono spettatori che amano approfondire quello che vedono, come conferma il gradimento agli Incontri con l’autore (82%) e il tipo di interessi dichiarati.
L’interazione e la presenza sui social
Il Teatro Comunale di Vicenza ha perseguito con determinazione la strategia della presenza online per stimolare l’interazione del pubblico anche sulla rete: il sito internet www.tcvi.it ha mensilmente 16.000 visitatori unici, per una media di 60.000 pagine visitate; la pagina Facebook ha 6.500 fan e il profilo Twitter conta 2.000 follower. L’approccio 2.0 che, in tutte le presenze social è riconoscibile dall’hashtag #TCVi, consente a molti utenti di condividere le proprie esperienze in Teatro all’interno del Diario 2.0 del Teatro, piattaforma facilmente accessibile anche dalla homepage del sito ufficiale. La App ufficiale del Teatro, realizzata un paio di anni fa, è stata finora scaricata da circa 1.500 utenti; nella prossima stagione artistica i possessori di smartphone con sistema operativo Android e iOS, potranno accedere a contenuti extra, inediti, grazie ad un nuovissimo progetto di sviluppo attualmente in elaborazione.
La rete risulta particolarmente efficace anche per la vendita dei biglietti: più del 50% viene infatti acquistato online, confermando la tendenza alla digitalizzazione del pubblico del Comunale anche negli acquisti.
Informazioni su spettacoli, biglietti e abbonamenti
Il rinnovo degli abbonamenti inizia lunedì 4 luglio e prosegue fino a venerdì 29 luglio; riprende poi dal 13 al 17 settembre, mentre il 22 e il 23 settembre sarà possibile effettuare il cambio posto o tipologia di abbonamento; i nuovi abbonamenti saranno in vendita da martedì 27 settembre. I biglietti saranno in vendita da martedì 4 ottobre.
Sono numerose le formule di abbonamento previste: oltre alle quattro sezioni classiche (danza, prosa, concertistica e sinfonica), sarà possibile acquistare l’abbonamento Mini-Danza (3 spettacoli nella recita pomeridiana della domenica), gli abbonamenti per la Danza e Prosa al Ridotto, il tradizionale Tutto Musica (che prevede complessivamente 19 concerti, ovvero la programmazione integrale delle sezioni sinfonica e concertistica) e l’abbonamento Musica Breve (8 concerti). La novità della stagione è rappresentata dalla Prosa con 13 titoli in un unico cartellone (tutti gli spettacoli in Sala Grande e al Ridotto); accanto alle tipologie di abbonamenti tradizionale (6 spettacoli in Sala Grande oppure 5 spettacoli al Ridotto) formule che l’abbonato potrà naturalmente rinnovare, si potrà scegliere “costruendo” un abbonamento personalizzato: 13 titoli (tutti gli spettacoli), oppure 7 o 8 titoli della Prosa in Sala Grande.
I prezzi degli abbonamenti sono praticamente rimasti invariati rispetto alla passata stagione e molte agevolazioni sono offerte agli abbonati: sconti sull’acquisto di biglietti per il 69° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico; sconti sull’abbonamento, come pure sui biglietti per gli spettacoli fuori abbonamento, per chi acquista più sezioni del cartellone.
I biglietti per gli spettacoli delle sezioni artistiche, che saranno in vendita da martedì 4 ottobre e fino alle date di inizio delle singole stagioni se non esauriti in prevendita, hanno subito variazioni di prezzo davvero minime: si va dai 50 euro (biglietto intero) per il Concerto di fine d’anno della OTO, per arrivare ai biglietti under 30 in vendita a 10,60 euro, per gli spettacoli di Concertistica, Sinfonica e danza al Ridotto.