É stata inaugurata dal Presidente della Provincia, Enoch Soranzo, e dal Questore, Gianfranco Bernabei, la nuova Palazzina Medioevale della Questura di Padova, dopo i lavori di manutenzione straordinaria effettuati nel corso del 2016. ” Nel 2015 – dichiara il Presidente Soranzo – l’Amministrazione provinciale aveva deliberato di eseguire alcuni interventi di ristrutturazione e manutenzione al fabbricato di proprietà della Provincia, denominato appunto Palazzina Medievale, in affitto al Ministero degli interni – Polizia di Stato, sede degli uffici amministrativi della Questura di Padova. A fine febbraio sono stati quindi avviati i lavori, che sono terminati il 20 dicembre, con un impegno complessivo di spesa, tra progetto e opere complementari, di circa 300.000 euro. Un impegno importante, destinato non soltanto al recupero e alla valorizzazione di un patrimonio pubblico da salvaguardare, ma anche a garantire una sede più confortevole alle Forze dell’Ordine, impegnate quotidianamente nel garantire la nostra sicurezza.”
L’edificio denominato “Palazzina Medievale” è un fabbricato costruito nel 1966, che riprende probabilmente la facciata cinquecentesca dell’antico Monastero di S. Chiara, oggi non più esistente, dalla cui demolizione è stato ricavato il sito attualmente occupato dal complesso della Questura di Padova.
L’intervento, realizzato in dieci mesi esatti, ha riguardato sostanzialmente la manutenzione della copertura e dei coppi, dei canali di gronda, delle scossaline e dei pluviali, nonché la guaina impermeabilizzante e le tavelle in laterizio.
Sono stati inoltre rinforzate le canne fumarie, sostituiti i vecchi serramenti ed è stato installato un sistema denominato “linea vita”, per i futuri interventi di manutenzione sul tetto, costituito da un cavo flessibile in acciaio posizionato sul colmo della copertura e corredato da vari ganci disposti per consentire le operazioni della manodopera in “sicurezza”. Si è provveduto poi a ristrutturare una porzione del primo piano, demolendo i vecchi intonaci ammalorati dall’umidità, il bagno, i controsoffitti in arelle, i massetti, i pavimenti, i battiscopa in legno e/o linoleum, i serramenti interni.
All’interno di ciascun vano sono stati posizionati pannelli di fibra minerale (classe A2, s1, d0 di resistenza al fuoco), ad alto coefficiente di isolamento e assorbimento acustico, così da garantire una giusta privacy nei diversi uffici, e infine si è provveduto alla ritinteggiatura di tutti i locali.
Nel loggiato esterno è stata eseguita la demolizione dei vecchi intonaci e si è intervenuti con la modalità del “cuci-scuci” della tessitura muraria sulle fessurazioni più ampie presenti sulle pareti, mentre per quelle più limitate si è proceduto con la sigillatura e il consolidamento con la tecnica del betoncino armato con rete metallica.
Per quanto riguarda le colonne in pietra di Vicenza e il cornicione è stata realizzata la pulizia delle croste nere utilizzando spazzole di saggina e acqua nebulizzata a bassa pressione, oltre a microscalpelli e impacchi biologici o in carbonato d’ammonio e, ove necessario, anche ad una microsabbiatura a pressione controllata. Al termine, sono state integrate le parti mancanti con malta di calce additivata a polvere di marmo e resina acrilica, e con microiniezioni localizzate di resina epossidica.
Lavori straordinari sono stati inoltre portati a termine sull’impianto elettrico, di riscaldamento e idrico-sanitario del servizio igienico.
“Un intervento risolutivo quello effettuato dalla Provincia di Padova – ha dichiarato il Questore, Gianfranco Bernabei – che ha radicalmente risolto le numerose problematiche abitative in una palazzina che ha oltre mezzo secolo. L’edificio, consegnato dalla Provincia alla Questura in meno di un anno, consentirà ai nostri dipendenti di lavorare in estrema sicurezza e con un comfort abitativo di elevata qualità. Credo che questo sia un segnale estremamente positivo da parte dell’Amministrazione provinciale, che ha sempre dimostrato di essere particolarmente sensibile verso chi è impegnato ogni giorno nella tutela del territorio e dei suoi cittadini.