Brutto episodio quello avvenuto qualche giorno fà ad uno dei monumenti più importanti non solo del vicentino, il riferimento è all’atto vandalico compiuto sui muri della Basilica Palladiana imbrattata da ignoti. Ebbene sono stati tutti identificati e, amara sorpresa, si tratta di giovanissimi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni.
“Avevamo detto che non stavamo scherzando e lo stiamo dimostrando. Chi imbratta i muri della nostra città sappia che le forze dell’ordine hanno mandato di smascherare i responsabili non solo con le telecamere, ma anche con una specifica attività di intelligence”.
Questa la premessa del sindaco di Vicenza Achille Variati all’annuncio, dato alla presenza dell’assessore alla sicurezza urbana Dario Rotondi e del comandante della polizia locale Cristiano Rosini, dell’individuazione dei giovanissimi responsabili delle scritte vandaliche apparse sui muri della Basilica palladiana il 29 dicembre scorso. Si tratta di sei ragazze e due ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, tra cui tre di nazionalità straniera. Cinque sono risultati gli autori materiali del danneggiamento. Uno risulta aver imbrattato anche un altro muro cittadino.
“Spiace – ha aggiunto il sindaco Variati – scoprire che si tratta di ragazzini giovanissimi. Il loro gesto è frutto di un difetto educativo di cui molti si devono far carico, in primis le famiglie, ma poi anche la scuola. Alcuni genitori hanno chiesto di incontrarmi. Saranno importanti le scuse alla città, ma anche capire come agire dal punto di vista educativo”.
Non ripresi dalle telecamere mobili che vigilano su quell’area, i ragazzini sono stati comunque individuati grazie ad indagini della polizia locale che si è avvalsa anche di indizi raccolti sui social network.
“Sottolineo la grande professionalità raggiunta dalla polizia locale – ha detto a questo proposito l’assessore alla sicurezza urbana Dario Rotondi – perché queste sono indagini non semplici che richiedono personale appositamente formato. Questo era e resta uno dei punti più qualificanti del programma della Giunta”.
Gli atti dell’indagine sono stati inoltrati al Tribunale per i minorenni di Venezia, in quanto i ragazzini si sono macchiati di un reato di tipo penale, commesso su un bene di interesse storico e artistico. Per ciascuno di loro scatteranno anche la sanzione di 500 euro prevista dal Comune per questi atti vandalici e l’obbligo di far fronte alle spese di ripristino. Per un ragazzo, riconosciuto come autore di un secondo episodio, la multa sarà doppia.
Con l’occasione il sindaco ha ricordato che il Comune si costituirà parte civile per danno all’immagine della città nei confronti dei quattro giovani dai 20 e i 22 anni che la polizia di Stato ha denunciato la notte del 5 gennaio per le scritte vandaliche di stradella delle Beccariette. A loro sono state contestate anche analoghe scritte apparse in contra’ San Marcello e in contra’ Cantarane.
“Questa nostra ulteriore azione – ha detto il sindaco – suoni da esempio a chi, per ignoranza e diseducazione, si ostina a produrre questi danni alla città”.
Nel frattempo l’ufficio muri puliti istituito dal Comune si è attivato sia per procedere alla pulizia dei muri della Basilica, che essendo un bene vincolato necessita di un’autorizzazione della Soprintendenza, sia per concordare con i proprietari gli interventi di ripristino sui muri privati. Buone notizie sono state date anche in merito al danneggiamento dell’affresco del ‘300 della chiesa di San Lorenzo, avvenuto quest’estate: il ritardo nell’intervento di pulizia è stato generato dalla gara di solidarietà scattata per assicurare al monumento un restauro gratuito che sarà realizzato a breve.