Tre giorni di birre artigianali alla frutta, grande successo per il Drunken Festival

Il Drunken Fruit Beer Festival ha chiuso la sua prima edizione in Villa Ca’ Prigioni di Quinto Vicentino con numeri importanti.  Dopo l’edizione zero dello scorso anno all’interno dell’omonima birreria di Quinto Vicentino, gli organizzatori hanno voluto dare un’identità di spessore a quello che vuole diventare un festival di caratura internazionale.

Anche se in realtà internazionale lo è già, tra le degustazioni infatti erano presenti prodotti provenienti da varie zone del Regno Unito, dal Belgio oltre che da varie regioni italiane. La filosofia di questa tre giorni era univoca, solo birre rigorosamente artigianali, alla frutta e prodotte nel massimo rispetto della materia prima.

Una vastissima scelta per gli appassionati del mondo della birra, che oltre a poter assaggiare le varie specialità, hanno potuto assistere ai vari laboratori tenuti da grandi mastri birrai giunti a Quinto Vicentino per svelare ai partecipanti i segreti di questa professione.

I numeri di questa prima edizione fanno ben sperare per un proseguo roseo di questo evento. Sono state ben 6000 le persone che nel corso dei 3 giorni ha potuto degustare più di un centinaio di specialità prodotte per l’occasione,dalle birre al limone, all’albicocca, melograno, ciliegia, uva moscato, mandarino, pompelmo, amarena solo per citarne alcune  in una location davvero unica.

L’idea di soli prodotti alla frutta nasce dall’intuito del suo organizzatore, Vanni Borin, molto attento alle materie prime, della birra ne ha fatto una questione di vita, titolare di un locale che lo scorso anno è stato inserito tra i 20 migliori al mondo, ci racconta in chiusura che “non sono i litri di birra spinati a dare il senso dell’importanza di questa manifestazione, ma bensì la presenza di tantissimi grandi mastri birrai che hanno soddisfatto le migliaia di persone giunte per assaggiare qualcosa di davvero unico”.