Tutti la conoscono comunemente come ‘la Festa della donna‘, ma in pochi sanno perché la Giornata internazionale della donna (questo il nome ufficiale della ricorrenza) si festeggi l’8 marzo di ogni anno.
La celebrazione è nata per ricordare sia le conquiste sociali e politiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze che il gentil sesso ha subito e subisce tuttora nel mondo. Le sue origini, tuttavia, sono lontane e risalgono ai primi anni del ‘900, quando iniziò ad essere festeggiata per la prima volta negli Stati Uniti.
Tante le leggende circolate negli anni sull’origine della ricorrenza. Tra le più gettonate quella secondo la quale l’8 marzo si ricorda la morte di centinaia di operaie, uccise nel rogo di una fabbrica di Cottons divampato a New York nel 1908, o ancora la repressione poliziesca di una manifestazione sindacali di operaie tessili di New York. Niente di più falso: la festa della donna nacque negli Stati Uniti come il ‘Woman’s Day’, il giorno della donna, il 3 maggio 1908, quando durante una conferenza del Partito socialista di Chicago, la socialista Corinne Brown prese la parola, causa l’assenza dell’oratore ufficiale designato, discutendo dello sfruttamento operato dai datori di lavoro nei confronti delle operaie e delle discriminazioni sessuali subite in termini salariali e di orario di lavoro.
Mentre negli Usa la festa continuò a essere celebrata a fine febbraio, alcuni paesi europei come Germania, Austria e Svizzera, iniziarono a festeggiare la giornata della donna il 19 marzo. Durante gli anni della guerra, le celebrazioni furono interrotte, fin quando l’8 marzo 1917, a San Pietroburgo, le donne guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra. Manifestazioni e proteste esplosero in tutto il paese, portando al crollo dello zarismo. L’8 marzo 1917 rimase nella storia a indicare l’inizio della Rivoluzione russa di febbraio, una data scelta anche dalle donne durante la seconda conferenza internazionale delle donne comuniste nel 1921, fiche fissarono all’8 marzo la ‘Giornata internazionale dell’operaia’.
In Italia la Giornata internazionale della donna si tenne per la prima volta nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d’Italia, che la celebrò il 12 marzo, prima domenica successiva all’8 marzo. Il 16 dicembre 1977, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite propose a ogni paese di dichiarare un giorno all’anno la ‘Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale’ e di comunicare la decisione presa al Segretario generale. L’Assemblea riconobbe l’8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, come la data ufficiale.
Quanto alla scelta della mimosa come fiore simbolo della celebrazione, questa risale all’8 marzo 1946, quando, con la fine della guerra, l’8 marzo venne festeggiato in tutta Italia. Tre donne iscritte all’Unione donne italiane (Udi) Rita Montagnana, Teresa Noce e Teresa Mattei , proposero di usare questo fiore come simbolo in quanto la mimosa fiorisce proprio nei primi giorni di marzo.