Sanzionare gli sfruttatori, ma permettere a chi decide volontariamente di prostituirsi di farlo in maniera autonoma, con controlli sanitari regolari e sottoponendosi a tassazione.
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato ieri (lunedì 13 marzo) la mozione presentata dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Erika Baldin, Simone Scarabel, Jacopo Berti e Manuel Brusco sul tema della prostituzione.
“Il provvedimento – spiega la consigliera Baldin – chiede che la Giunta si attivi, coordinandosi anche con le altre Regioni, per intraprendere tutte le iniziative necessarie a promuovere l’adeguamento della legge Merlin. Al governo regionale si chiede inoltre di fare pressione verso lo Stato per la promozione di una normativa organica che regoli il fenomeno della prostituzione, liberando le vittime da ogni forma di sfruttamento e garantendo condizioni igieniche e sanitarie adeguate, contrastando il degrado urbano e sociale che deriva dalla prostituzione illegale”.
“Ci rendiamo conto della complessità di questo fenomeno – aggiunge l’esponente pentastellata – ma sappiamo anche che non è più tempo di nascondersi dietro a moralismi o di rinviare una discussione che è ormai improrogabile. La mozione prende le mosse dalla necessità di adeguamento della Legge Merlin, con particolare riferimento all’aspetto sanzionatorio nei confronti di chi sfrutta e induce alla prostituzione. Inoltre, dal provvedimento risulta come sia doveroso permettere alle persone che decidono di offrire volontariamente servizi sessuali, di farlo in maniera autonoma, con l’obbligo di controlli sanitari periodici e di dichiarazione dei proventi dell’attività, che dovrebbe essere sottoposta a tassazione”.
“Per noi – conclude Baldin – era fondamentale riaprire il dibattito su un tema vasto e complicato. Ora siamo certi che questo accadrà”.