Semplice, intuitivo e gratis per i più svantaggiati. Sarà così il nuovo Conto di Base che arriva dopo il decreto varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 10 marzo che recepisce la Direttiva dell’Unione Europea sulla comparabilità delle spese fra conti di pagamento, sul trasferimento del conto e sull’accesso al conto di pagamento con caratteristiche di base.
Pensato per dare maggiore tutela e minor costi a chi ha difficoltà a mantenerne in piedi uno con “spese ordinarie”, questo conto di pagamento permetterà di fare solo un tot di operazioni basic (quali ricevere bonifici o effettuare pagamenti) con un costo ridotto.
Ma la vera novità sta nel fatto che il Conto di Base per alcune fasce sociali sarà gratuito (non si paga nemmeno l’imposta di bollo). Per identificare i soggetti agevolati, in attesa delle norme di attuazione, si può fare riferimento all’accordo stipulato nel maggio del 2014 tra il Ministero delle Finanze, Poste Italiane e le Associazioni Banche e Istituti di pagamento e moneta elettronica che recepiva la normativa prevista dal Decreto legge Salva Italia (governo Monti 2011) in materia di lotta all’evasione fiscale con la riduzione dell’uso del contante.
L’accordo prevede due fasce svantaggiate. La prima costituita da chi ha un reddito Isee inferiore agli 8.000 euro, l’altra dai soli pensionati con Isee superiore ma con reddito di pensione inferiore ai 18mila euro.
Nel primo caso si potrà beneficiare di un Conto di Base che prevede, ad esempio, la gratuità per i pagamenti tramite bonifico (massimo 36 all’anno), per i versamenti di contanti e assegni (massimo 12) e, illimitatamente, per i prelievi con bancomat (anche questo fornito gratuitamente).
Nel secondo caso invece i servizi gratuiti del Conto di Base sono inferiori, mentre rimane gratuito l’uso del bancomat.