Il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Bruno Pigozzo ha consegnato a Vicenza il riconoscimento “Premio Legalità e Sicurezza” a 11 rappresentanti delle Forze dell’ordine e delle polizie municipali come previsto dalla legge regionale 48/2012 con la quale si istituisce, fissandola con il primo giorno di primavera, la “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie per la promozione della cittadinanza responsabile”. Consegnato quest’anno per la prima volta, il premio è andato a due rappresentanti della Polizia di stato, Eugenio Vomiero, Primo Dirigente del Commissariato di P.S. di Mestre, Questura di Venezia e a Roberto Santucci, Primo Dirigente della Polizia di Stato, Questura di Belluno; a 6 rappresentanti dell’arma dei Carabinieri, il Luogotenente Massimo Caltana, Comandante della Stazione Carabinieri di Pieve di Cadore (BL), il Luogotenente Severino Permunian, Comandante della Stazione Carabinieri di Este (PD), il Maresciallo Aiutante s.U.P.S. Vito Alberto Garofalo, Comandante della Stazione Carabinieri di Verona San Massimo, il Maresciallo ordinario Federico Baretta, Arma dei Carabinieri, N.O.R.M., Aliquota operativa Carabinieri di Vicenza, l’Appuntato scelto Roberto Bertocchi, Arma dei Carabinieri, N.O.R.M., Aliquota operativa Carabinieri di Vicenza, il Carabiniere Alessio Spampinato, Arma dei Carabinieri, Stazione Carabinieri di Vicenza; due rappresentanti della Guardia di Finanza, il Vice Brigadiere Marco Di Bartolomeo, Guardia di Finanza, Gruppo di Padova, il Brigadiere Capo Luca Nicola Consoli, Guardia di Finanza, Gruppo di Padova e infine a un rappresentante delle Polizie municipali, il Commissario Capo Claudio Vanin, Comandante della Polizia Locale di Jesolo (VE).
Giovanni Russo, procuratore generale aggiunto della Direzione nazionale antimafia, è stato tra i protagonisti della cerimonia, organizzata a Vicenza dalla Regione del Veneto con Avviso Pubblico, con la collaborazione di Libera Veneto e con il patrocinio del Comune di Vicenza. “Vi chiedo di essere smart” ha esordito il procuratore generale antimafia rivolgendosi agli oltre 600 studenti presenti al teatro comunale di Vicenza in rappresentanza di 14 scuole medie superiori di tutto il Veneto. “Essere smart significa essere al passo con i tempi e quindi anche essere pronti a comprendere la piovra mafiosa, come e con quali strumenti si insinua nella società. Non fermatevi all’apparenza e mettete a frutto la vostra capacità di essere al passo con i tempi: oggi le mafie hanno come punto di forza non solo la loro violenza, ma anche la capacità relazionale, la capacità di stabilire contatti e rapporti con politici, magistrati, giornalisti, imprenditori”. Il procuratore Russo ha poi invitato tutti i giovani “a sposare la causa della legalità. Non occorre essere eroi. Molte delle vittime di cui andremo a ricordare i nomi non volevano affatto essere eroi: facevano solo il loro dovere. Ecco io vi chiedo – ha concluso il procuratore Russo – di adottare uno dei 943 nomi che andremo a ricordare: ecco, quelli devono essere i vostri modelli, chi non si è piegato. Fate vostra la loro storia”.