Expo Astana 2017, in Kazakistan per scoprire il futuro dell’energia

Tra poco più di due mesi, dal 10 giugno al 10 settembre, partirà Expo Astana 2017, evento interamente dedicato al futuro dell’energia. 

Gli obiettivi di questo tipo di eventi è lo stesso dell’espozione mondiale in programma ogni 5 anni, ma ci sono alcune importanti differenze: la durata (3 mesi), le dimensioni (aree espositive più piccole) e il fatto che i Paesi partecipanti non possano costruire propri padiglioni, ma solo arredare gli spazi forniti dagli organizzatori.

Tuttavia, l’Expo di Astana si preannuncia una sfida importante per il Kazakistan, paese interessante sotto molti punti di vista. Con i suoi 2,7 milioni di chilometri quadrati, è il nono paese più grande al mondo e il primo per dimensioni tra quelli privi di accesso al mare (il Mar Caspio è solo un mare interno). La sua popolazione raggiunge i 16.698.100 abitanti suddivisi in oltre 130 gruppi etnici. Dal punto di vista strategico ed economico ciò che contraddistingue il Kazakistan è però la sua abbondanza di risorse, da quelle minerarie a quelle energetiche. Grazie a questo fattore e alla stabilità politica, il Pil pro capite è cresciuto di cinque volte negli ultimi dieci anni, ma gli ambiziosi progetti del governo kazako puntano a far giocare al paese un ruolo internazionale sempre più importante nel prossimo futuro.

Uno degli obiettivi della prossima Esposizione Internazionale è far diventare la capitale kazaka il centro del dibattito mondiale su energie rinnovabili e green economy su cui il paese sta progettando il suo futuro nonostante gas e petrolio abbondino nel proprio sottosuolo.

Il tema centrale della prossima Esposizione Internazionale è infatti l’energia del futuro e verrà
declinato in quattro sottotemi a cui saranno dedicati altrettanti padiglioni:

  • “My future Energy”, l’uso dell’energia nella vita quotidiana;
  • “Energy for life”, l’efficienza energetica nella pianificazione della città e delle infrastrutture; “World of Energy”, le soluzioni per uno sviluppo sostenibile con riduzione di emissioni di anidride carbonica;
  • “Energy for all”, l’accesso equo all’energia sostenibile per la popolazione mondiale.

Simbolo e cuore dell’area espositiva di 174mila metri quadrati sarà il padiglione nazionale del Kazakistan: un edificio sferico high-tech realizzato in vetro che, grazie ai suoi 80 metri di diametro e a un volume di 26mila metri quadrati, conquisterà il record mondiale.

Gli organizzatori si aspettano oltre 100 Paesi partecipanti e 5 milioni di visitatori, di cui l’85% proveniente dal Kazakistan e il resto dell’Asia Centrale.

Il palinsesto degli eventi si preannuncia ricchissimo: in programma 1000 tra incontri e conferenze oltre a 3000 show d’intrattenimento.

Attualmente i Paesi che hanno confermato la propria partecipazione sono 82, oltre a tre organizzazioni internazionali.

Ad Astana i lavori si sono conclusi a fine 2016. Mentre i Paesi partecipanti stanno ultimando l’installazione e l’arredamento degli spazi.

I kazaki hanno già le idee chiarissime sul loro post-Expo: il sito espositivo si trasformerà nel centro finanziario del Paese, e forse anche dell’Asia Centrale, grazie alla costruzione dell’Astana International Finance Centre. E’ previsto anche l’insediamento di un organo di sorveglianza giudiziaria indipendente, con giurisdizione in Kazakistan, che opererà secondo i principi della legge britannica. I giudici saranno solo stranieri e specializzati nel settore, mentre l’inglese sarà scelta come lingua ufficiale del centro finanziario.