Il salone nazionale dell’orientamento Job&Orienta ha chiuso con più di 75mila visitatori

Ha chiuso i battenti la 28esima edizione di JOB&Orienta confermando il successo dello scorso anno con oltre 75mila visitatori.

Il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro è promosso da VeronaFiere e Regione del Veneto, in collaborazione con Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e con l’adesione di numerose istituzioni locali e nazionali. Più di 500 le realtà presenti in rassegna tra scuole, istituti tecnici superiori (Its), accademie e università, istituzioni, aziende, agenzie per il lavoro, associazioni di categoria, agenzie per la selezione del personale; oltre 350 i relatori intervenuti nei 200 appuntamenti in calendario.

Centrali, in particolare, i temi dell’alternanza scuola lavoro (oggi in via d’aggiornamento da parte del Miur che, nell’ottica di alleggerire l’impegno delle scuole, ha deciso di abbassare il numero minimo di ore da conseguire e di puntare sempre più alla qualità delle esperienze), della formazione terziaria (con un focus sugli Its, che coniugano lezioni in aula a presenza in azienda, assicurando tassi di occupabilità senza pari) e del made in Italy, oggi quanto mai bisognoso di nuove leve, giovani e altamente formate. A partire dal settore moda che qui a JOB&Orienta ha visto la nascita della “Rete nazionale degli Its” e di quella degli istituti tecnici e professionali, e la firma delprotocollo d’intesa da parte del Ministero dell’Istruzione e del Sistema Moda Italia di Confindustria.

Ricchissimo a JOB anche il programma culturale proposto agli operatori della scuola e della formazione che, oltre ai convegni e ai dibattiti istituzionali, ha visto numerosi appuntamenti.

Ampio spazio ai temi del digitale e dell’ecosostenibilità, che secondo le nuove previsioni Excelsior-Unioncamere, presentate a JOB&Orienta, (vedi allegato) saranno tra i fronti d’innovazione delle imprese a richiedere il maggior numero di nuovi lavoratori nei prossimi cinque anni. Cresce, in particolare, la domanda di figure nuove e trasversali a tutti i settori, con una formazione in tal senso sempre più specifica, tra cui: l’esperto nell’analisi dei dati, nella sicurezza informatica, nell’intelligenza artificiale, nel marketing ambientale e negli acquisti verdi. Secondo i dati Unioncamere, tra il 2019 e il 2023 il mercato italiano richiederà complessivamente tra i 2,5 e i 3,2 milioni di nuovi lavoratori da assumere, che dovranno riempiere le fila in primo luogo dei settori dei servizi alle imprese, della sanità e dell’istruzione.

«A Verona – commenta Claudio Gentili, coordinatore del comitato scientifico di JOB&Orienta quest’anno numerose imprese e start up, scuole di formazione e università – di cui trenta straniere – e accademie, a partire da quelle di Alta formazione artistica musicale e coreutica (Afam), realtà poco conosciute che pure contano 66mila iscritti. A JOB, oltre al made in Italy che produce il made in Italy della formazione. Orientare non significa sostituire i giovani nella scelta, ma dare gli strumenti perché possano scegliere al meglio. Questo facciamo a JOB».

«JOB&Orienta si conferma l’evento guida a livello nazionale per aiutare i giovani a trovare la loro strada – concorda Maurizio Danese, presidente di Veronafiere Spa –. Il salone rappresenta uno strumento sempre innovativo per ragazzi, insegnanti e istituzioni che possono confrontarsi sul futuro dei percorsi di studio e professionali. Si tratta di un tema dalla forte valenza sociale, come ha testimoniato la visita quest’anno di tre ministri della Repubblica (Bussetti, Di Maio, Fontana). Per questo Veronafiere continuerà a investire sulla manifestazione, consapevole che lo sviluppo del sistema-Paese non possa prescindere dalla promozione della cultura e di nuove competenze».

Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari Opportunità della Regione del Veneto: «Una delle edizioni più significative della mia lunga storia a JOB&Orienta, siamo stati impegnati su tantissimi fronti e ancora una volta possiamo essere orgogliosi delle nostra regione, che si conferma a livello nazionale esempio di eccellenza e modello di riferimento per percorsi didattici e formativi innovativi: penso in particolare all’alternanza scuola lavoro e agli Its, che accorciano significativamente i tempi d’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, rispondendo in modo coerente e mirato alle richieste delle aziende e del territorio».

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