Si è appena concluso l’ultimo dei cinque festival che hanno animato l’estate di Vicenza con un record di partecipazione. I responsabili del coordinamento: “Da 56 mila dell’annno scorso abbiamo raggiunto quota 70 mila. La nostra forza è stata l’unione di intenti e aiutarci tra noi. Siamo già pronti per la prossima edizione”
Cinque festival per un totale di 26 giorni di musica dal vivo, oltre 60 artisti che si sono esibiti sui palchi vicentini, forza lavoro di ben cinquecento volontari e la partecipazione di 70 mila persone: questi i numeri vivi che codificano il successo delle “Feste Rock”, il primo e unico coordinamento festivaliero nazionale voluto dall’Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Vicenza e dagli organizzatori dei singoli festival che ne fanno parte, ovvero Riviera Folk Festival, Lumen Festival, Spio-Rock, Ferrock Festival e Jamrock Festival.
L’anno scorso le presenze sono state circa 56 mila e quest’anno proprio grazie alla nascita e al consolidamento del coordinamento ufficiale “Feste Rock” è arrivato il salto di qualità, si è registrata infatti un’impennata senza precedenti. “La carta vincente è l’unione – spiegano i portavoce – ci siamo aiutati gli uni con gli altri invece che competere come fanno di solito altre realtà festivaliere, e i risultati ci hanno dato ragione. Il coordinamento ci ha permesso di risolvere diverse e complesse problematiche, tra le quali la matassa burocratica.”. Ma non solo. Tutti, come una grande famiglia, hanno lavorato per migliorare ogni singolo evento, per la cura dell’ambiente e il riciclaggio dei rifiuti, mossi dal comune obiettivo di valorizzare e riqualificare quelle aree, parcheggi di periferia o parchi che durante l’anno sono abbandonati e degradati.
E ora che si è appena concluso l’ultimo dei cinque festival, si progetta già la prossima edizione 2019, che a detta degli organizzatori sarà ancora più grande e coinvolgente. E’ un dato di fatto, gli eventi musicali di questo spessore oltre a offrire intrattenimento di qualità e momenti di condivisione culturale, hanno il potere di generare un notevole indotto economico: “Il nostro intento è quello di rendere Vicenza la provincia dei Festival – chiudono gli organizzatori – e di far crescere l’economia e la cultura del territorio attraverso il nostro lavoro volontario, che porterà sempre più turisti della musica da fuori Vicenza ad ammirare i nostri eventi”.