Operazione fuorigioco, il Vicenza calcio risponde alle accuse di frode fiscale

La procura di Napoli ha avviato un’indagine che coinvolge 35 società di calcio di serie A e B, in queste ore si sono diffuse molte notizie che fanno tremare, nuovamente, il mondo del pallone. Tra le altre, coinvolte Milan, Napoli, Lazio e Juventus con un centinaio di persone chiamate in causa tra dirigenti, giocatori e procuratori.Oltre alle già citate società sembra essere presente anche il Vicenza Calcio, gli ex presidenti Sergio Cassingena e Massimo Masolo oltre a Dario Cassingena hanno subito delle perquisizioni per un presunto giro di fatture false sulla compravendita di giocatori. Il nuovo filone d’inchiesta è stato denominato “Operazione fuorigioco” e conta già 64 indagati, i nomi illustri spiccano anche tra  giocatori  ed ex, quali Milito, Lavezzi, Denis e Crespo, solo per citarne alcuni. Ma tornando alle vicende “di casa nostra” sembre che la società biancorossa sia sotto la lente della procura napoletana per un suo ex tesserato, Matteo Paro e il suo procuratore Alessandro Moggi.

Proprio per questo motivo il club di via Schio ha, prontamente, emesso una nota  che di seguito trovate integralmente, in merito all’accusa sollevata:

“In relazione ai provvedimenti notificati in data odierna da parte della Guardia di Finanza e a cui ampio rilievo si è dato negli organi di stampa quanto all’ipotesi di evasione fiscale, Vicenza Calcio Spa evidenzia che le fatture del procuratore sportivo Alessandro Moggi si riferiscono ad attività di intermediazione del tutto lecita disciplinata dal regolamento agenti nell’ambito del trasferimento delcalciatore Matteo Paro.

Esse derivano dall’emissione di due fatture da parte dell’agente per complessivo importo iva di euro 4.100.

Si precisa altresì che nessun provvedimento disciplinare o di qualsivoglia altra natura potrà derivare nei confronti della società.”