Inquinamento, Achille Variati illustra la situazione di Vicenza

Il Comune di Vicenza recepisce il divieto regionale di tenere le porte sempre aperte nei negozi e raccomanda di abbassare il riscaldamento a casa e al lavoro, saranno applicate sanzioni ai trasgressori.

Queste le parole del primo cittadino di Vicenza: “La pianura Padana è una delle zone più inquinate del mondo. Noi sindaci interveniamo con azioni emergenziali secondo quanto indicato dalla Regione e suggeriamo comportamenti virtuosi ai nostri cittadini. Ma è davvero giunto il tempo di provvedimenti strutturali: dal potenziamento degli incentivi per l’efficientamento energetico fino all’obbligo di sostituzione dei veicoli più inquinanti. Per far fronte a situazioni di gravità eccezionale servono rimedi eccezionali”.

Nel giorno in cui il Comune di Vicenza recepisce con una ordinanza l’obbligo regionale di tenere chiuse le porte dei negozi in seguito al superamento, per sette giorni consecutivi, del limite dei 50 microgrammi di PM10 per metro d’aria, il sindaco Achille Variati ha voluto sottolineare come gli strumenti in mano agli enti locali siano minimi rispetto alla gravità del fenomeno dell’inquinamento dell’aria.

E ha voluto fare un appello ai cittadini: “Piccoli gesti all’apparenza insignificanti possono determinare cambiamenti importanti. Per questo invito tutti i cittadini ad abbassare il riscaldamento di casa o del luogo di lavoro, a prediligere i mezzi pubblici o la bicicletta quando è possibile, a spegnere il motore dell’auto in sosta, a limitare al massimo l’utilizzo di stufe e caminetti a legna e a pellet”.

Il sindaco ha inoltre ricordato che la popolazione più a rischio (bambini, anziani, persone affette da malattie croniche dell’apparato respiratorio e circolatorio, chi effettua attività fisica) dovrebbe evitare l’aria aperta dalle prime ore della sera alle prime ore del mattino, quando i livelli di concentrazione del particolato sono massimi. Per il medesimo motivo, durante la stagione fredda, le case andrebbero aerate in tarda mattinata o nel primo pomeriggio.

Quanto ai contenuti dell’ordinanza, in vigore da oggi, 14 dicembre, fino a successiva revoca, essi rientrano tra le misure emergenziali previste dal Piano Regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera (P.R.T.R.A.), approvate dalla giunta comunale.

Nel dettaglio, il provvedimento obbliga a tenere chiuse le porte degli edifici commerciali e raccomanda di ridurre di un grado il riscaldamento, portandolo a 19 nelle case e nei luoghi di lavoro e a 20 negli altri edifici, esclusi gli ospedali e le case di cura.

L’inosservanza del divieto comporta una sanzione amministrativa di 50 euro.

Restano nel frattempo in vigore i divieti di circolazione dei mezzi più inquinanti che, in caso di ulteriore peggioramento della situazione, potrebbero essere inaspriti, sempre secondo quanto previsto nel piano regionale. Infatti, nel caso di ulteriore peggioramento della situazione atmosferica (livello di criticità 2: sforamento per tre giorni consecutivi del tetto dei 100 microgrammi per metro cubo d’aria), sono previste restrizioni alla circolazione per i veicoli a gasolio Euro 2 anche nella zona gialla (a ridosso del centro storico) ed Euro 3 nella zona rossa (centro storico).