A Bassano nasce il programma “Alleanze per la famiglia”, un aiuto concreto a chi è in difficoltà

In questi ultimi anni si è assistito ad una graduale e crescente valorizzazione dell’entità familiare che trova piena legittimità nel Piano Nazionale per la Famiglia approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 giugno 2012, strumento che traccia le linee di indirizzo in materia di politiche familiari al fine di garantire cittadinanza sociale alla famiglia e promuovere l’attivazione delle Alleanze locali per la famiglia.

L’obiettivo è di sostenere la diffusa attivazione di reti locali, costituite delle forze sociali, economiche e culturali che, in accordo con le istituzioni, promuovano nuove iniziative di politiche family friendly (ovvero orientate al benessere della famiglia) nelle comunità locali: un impegno di tutti gli stakeholders verso la meta di una società amica della famiglia in collaborazione con tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti.

In linea con questi indirizzi, la Regione del Veneto con DGR n. 2114 del 30/12/2015, ha promosso un avviso pubblico rivolto alle Amministrazioni Comunali per la selezione delle manifestazioni d’interesse a partecipare al Programma Attuativo Regionale per la realizzazione delle “Alleanze per la famiglia”. Il Comune di Bassano del Grappa, che ha risposto a tale invito, è assegnatario di un contributo economico che verrà impegnato per attivare un’azione di sistema che possa durare nel tempo e che possa costituire la partenza per un modo diverso e innovativo di occuparsi di famiglia.

L’idea è quella di non accogliere una “delega in bianco” da parte dei cittadini per occuparsi di Famiglia ma di condividere con tutti gli attori presenti nel territorio e con le famiglie stesse le politiche familiari, pensando alla Famiglia nell’intero ciclo di vita, quindi a tutti i tipi di famiglia che possono essere presenti nella nostra Città.

Il periodo di crisi socio economica mondiale porta di fatto alla perdita del “mito della vita sicura” e ad aumento trasversale del “senso di fragilità” sociale, familiare e personale. Si assiste ad una diminuzione delle risorse pubbliche e private, all’abbassamento dei livelli di vita, ad una disoccupazione importante e la flessibilità del mondo del lavoro, al fenomeno della privatizzazione dei problemi e la fragilità delle reti sociali. Se fino a qualche anno fa il sistema di welfare nazionale e regionale consentiva ai cittadini di delegare gli ambiti dell’assistenza e della cura ai servizi, ora non è più così e dobbiamo trovare strategie e risposte nuove a vecchi e nuovi problemi.

Le famiglie bassanesi si trovano di fronte a questioni complesse e di non facile risoluzione, che hanno a che fare con aspetto economico, situazioni di povertà che coinvolgono persone e famiglie integrate e attive nella società, alle quali basta un evento traumatico per scivolare sotto la soglia di povertà. Questto comporta gravi difficoltà nell’aspetto relazionale con fragilità delle relazione interpersonali, fragilità dei rapporti intrafamiliari e difficoltà di costruire relazioni extrafamiliari con la conseguente fragilità o mancanza di reti sociali e di sostegno alle famiglie.

 

Nasce da qui l’idea di avviare un tavolo di coordinamento composto dai rappresentanti dei segmenti più significativi della società bassanese che affianchi l’Amministrazione sul grande tema della Famiglia capace di cogliere i punti di forza e le buone prassi sperimentate fino ad oggi nel nostro territorio e, al contempo, individuare le criticità e i nodi ancora da sciogliere.

l’Amministrazione comunale di Bassano, mercoledì 19 aprile scorso ha dato avvio ad un percorso formativo ospitato in Sala Tolio dal titolo: “Quali alleanze per una città a misura della famiglia? Co-costruzione di un osservatorio privilegiato sulla famiglia in ambito sociale”.

All’incontro, che ha visto la partecipazione di circa 50 persone, sono stati invitati i referenti delle varie realtà del territorio: cooperative, associazioni, istituzioni pubbliche, Ulss n. 7, fondazioni, forze dell’ordine, volontari e genitori.

Il dott. Alessandro Bellin, psicologo e psicoterapeuta esperto in tematiche familiari, ha affrontato il tema dell’incontro facendo un veloce excursus sulla trasformazione storica della famiglia al termine del quale i presenti si sono divisi in tre sottogruppi. Infatti, la seconda parte dell’incontro è stata dedicata ad un lavoro di emersione rispetto alle esigenze registrate dai presenti ed inerenti tutto il ciclo di vita del sistema famiglia.

Nei sottogruppi si è proceduto alle nomine dei rappresentanti quali componenti del tavolo rimarranno in carica un anno e, oltre al lavoro sulla famiglia, collaboreranno nel definire il regolamento relativo al funzionamento e nomina dei nuovi componenti del tavolo stesso.

Durante il percorso l’Amministrazione comunale promuoverà incontri aperti alla cittadinanza per garantire ampia visibilità a quanto emergerà dal tavolo.

 

Lista degli eletti:

Sabrina Passuello rappresentante dell’Azienda sanitaria Ulss n. 7;

Fabiola Carletto, della CGIL e rappresentante delle varie sigle sindacali;

Fiorenza Ferracin, referente della Fondazione Pirani-Cremona;

Sara Merlo, rappresentante del Circolo giuridico bassanese;

Gabriel Munoz, genitore;

Enrico Parolin, presidente dell’associazione Casa a colori;

Ayachi Tahar, rappresentante di B.I.G., coordinamento dei referenti delle comunità etniche;

Maurizio Franchetti, rappresentante della Caritas vicariale;

Patrizia Lazzarotto, rappresentante della C.R.I.;

Francesco Tosetto, presidente della Cooperativa La Goccia;

Valentino Chemin, presidente della Cooperativa Bassano Solidale;

Giovanni Pone, presidente della Cooperativa Avvenire