Il Ministero dei Beni Attività Culturali e Turismo ha notificato un provvedimento per l’area del Ponte degli Alpini

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha notificato al Comune di Bassano del Grappa e ai soggetti direttamente interessati il “Provvedimento di tutela indiretta” per l’area immediatamente a nord e a sud del Ponte Vecchio, che abbraccia complessi immobiliari come il Castello degli Ezzelini e la Chiesa di Santa Maria in Colle, Palazzo Sturm, la Chiesa di San Donato, l’Istituto Scalabrini, altri palazzi e luoghi di pregio storico architettonico, e lo spazio pubblico e privato tra essi ricompreso.

Si tratta di una zona di rispetto per l’area fluviale del centro storico, che costituisce l’immagine iconica e storica riconosciuta della città di Bassano, individuata dalla Commissione regionale per la Tutela del Patrimonio culturale (composta dai Soprintendenti del Veneto, dal Segretario regionale e dal direttore del Polo mussale) sulla base di una proposta della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza, avanzata alla fine del 2016.

Tra le prescrizioni indicate, per le aree libere vi è il divieto, ad eccezione di modesti interventi da sottoporre preventivamente alla Soprintendenza, di edificazioni o modifiche sostanziali all’attuale morfologia degli scoperti; per le aree edificate, sempre ad eccezione di modesti interventi che possano accrescere la qualità architettonica degli edifici di recente datazione, anche in questo caso da sottoporre preventivamente alla Soprintendenza, è vietato l’incremento volumetrico e di altezza degli edifici esistenti e le facciate dell’edilizia storica dovranno mantenere i caratteri costruttivi, la partitura delle aperture e le finiture, per garantire le condizioni di decoro dell’intero contesto.

In tutti i casi i progetti devono essere sottoposti alla preventiva valutazione della Soprintendenza per le necessarie verifiche.

L’assessore Linda Munari, che insieme all’assessore Roberto Campagnolo aveva presentato la proposta alla città lo scorso 2 febbraio al Museo civico, sottolinea: “Bassano è il suo fiume, il Brenta a Bassano è parte della città e coesiste con le due sponde e i monumenti in un’armonia equilibrata e indissolubile. L’Amministrazione promuove e aiuta le iniziative che contribuiscono alla valorizzazione di questo luogo. Questo provvedimento è un importante riconoscimento al nucleo storico di Bassano del Grappa e al fiume che entra nella città e della città costituisce parte viva e integrante, una “piazza d’acqua” unica, straordinaria, irripetibile”.

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